In tutto il mondo si celebra la giornata internazionale della donna con decine di eventi anche in Italia.Ingresso gratis nei musei e nei luoghi di cultura. Intervista a Caterina De Falco, presidente del Centro Giorgio La Pira di Pomigliano d’Arco.

Quest’anno in Italia c’è anche una moneta celebrativa, coniata dalla Zecca dello Stato per conto del Ministero dell’Economia e delle Finanze. Sul retro è impressa la poesia “Farfalle libere” di Ada Merini ed ha il valore nominale di 5 euro. Sul davanti, invece, ci sono scarpette rosse e la scritta “insieme alle donne contro la violenza”. Si, l’8 marzo è la giornata della donna – come stabilito dalle Nazioni Unite – ma porta con sé anche tanta malinconia. Per tutto quello che le donne subiscono nel mondo. Non c’è ambito sociale, lavorativo, Paese, dove la condizione femminile non sia repressa da comportamenti umani, disposizioni, tradizioni assurde. Si celebra una volta l’anno, ma “il 9 marzo tutto rientra nei parametri di questa nostra società ”afferma Caterina De Falco, presidente del Centro Giorgio La Pira di Pomigliano d’Arco.

Manifestazioni  in tutta Italia

Sono tante le iniziative in programma per domani e alcune si sono già svolte. Quella all’Università di Teramo, per esempio, dove il Dipartimento di Scienze della comunicazione ha organizzato l’incontro “Donne in musica”. Un evento speciale, unico in Italia, cosi spiegato dal Rettore Christian Corsi : ”fino a non molto tempo fa comporre musica e dirigere un’orchestra in pubblico è stata prerogativa prettamente maschile, una discriminazione tra le più resistenti. Le cose stanno cambiando anche in questo settore e non poteva essere diversamente, perché la musica rappresenta uno straordinario mezzo di comunicazione sociale, in grado di influire più di altri nelle dinamiche di evoluzione collettiva”. Musica vuol dire cultura, ma 122 milioni di ragazze nel mondo sono fuori dalle scuole, non hanno diritto all’istruzione, ricorda l’Unicef in un suo messaggio. Si apprezzano, allora, iniziative come l’ingresso gratuito per le donne domani in tutti i musei e i luoghi di cultura statali o quella della direzione dei Musei della Campania con visite guidate nei siti che ricordano donne protagoniste della storia. L’arte e la fotografia sono anche il tema della mostra “…Non solo 8 marzo…” del fotografo italiano Silvano Caiazzo che si inaugura domani alle 17 al Centro La Pira. Il Centro da 40 anni è presidio di cultura, solidarietà e confronto sui grandi temi e Caterina De Falco ne è la Presidente. L’abbiamo intervistata.

L’intervista

Pomigliano d’Arco ha una forte tradizione democratica e di partecipazione a eventi come questo della giornata della donna. Perché una mostra qui al ” Centro La Pira ” ?

“È l’8 marzo e  basta scrivere queste due parole su un qualsiasi motore di ricerca e la Rete restituisce miriadi di contenuti storici, di attualità, il più delle volte anche interessanti. Ma, facciamoci caso, ricorre spesso il termine festa.“

Lei non lo condivide ?

” Rispondo con una celebre poesia di Totò: “…Ogn’anno…Ognuno ll’adda fà chesta crianza..Ognuno adda tené chistu penziero…”

‘A livella….

“Si, e dicevo, ecco che in Rete fioccano mimose, fiumi di parole, i social che si scatenano in prolisse dichiarazioni sull’importanza di questa giornata. Scappa il termine festa, ma non importa, tanto il 9 marzo tutto rientra nei parametri di questa nostra società, a mio modesto parere, troppo superficiale e vanesia”.

Il concetto di festa è un concetto ampio, indica ricorrenza, non necessariamente un momento gioioso, spensierato. Lei cosa vorrebbe fosse messo più in risalto ?

“ Le lotte delle donne per il riconoscimento dei propri diritti hanno origine antiche e ottengono il massimo delle conquiste tra la fine dell’Ottocento e gli anni intorno alla prima guerra mondiale. Nel corso degli anni Settanta i movimenti collettivi di protesta femministi hanno portato a conquiste significative. L’approvazione del nuovo diritto di famiglia, per esempio, che riconosce tra l’altro la parità giuridica tra i coniugi. Sono elementi che rompono la tradizionale subordinazione della moglie rispetto al marito. O ancora, la valorizzazione del corpo e della sessualità femminili, una maternità libera e consapevole, la contraccezione e l’aborto, l’impegno contro la violenza sessuale. Sono stati ambiti decisivi in cui si è manifestato il nuovo protagonismo delle donne”.

Ma sono temi che ricorrono in tutte le manifestazioni per la giornata della donna. Il valore delle lotte per i diritti è un valore universale. Evidentemente anche chi ricorda le grandi conquiste deve continuare a difenderle, comunicarle meglio, oltre a battersi per nuovi obiettivi.

“Si e Le indico un dato su tutti: licenziarsi dal lavoro, perché altrimenti non si riesce a gestire la famiglia. E’ ancora un problema essenzialmente delle donne. Prendiamo il rapporto “Le (mamme) equilibriste ” che Save the Children pubblica ogni anno. Racconta le differenze in termini di cura fra uomini e donne che diventano genitori. Dal Report 2024 emerge uno scoramento. Chi si occupa di parità di genere ha la percezione – si fa per dire- che negli ultimi anni stiamo facendo dei passi avanti sull’importanza di passare dall’uomo “che aiuta a casa” a un bilanciamento della gestione domestica”.

Siamo portati a credere che è cosi…

“ No. Evidentemente è l’illusione della bolla”.

C’è risentimento in quello che dice De Falco. In tutti i Paesi democratici la giornata della donna è celebrata in modi diversi e molto partecipati. Da centinaia di piazze ogni anno si alza la domanda di pari dignità con gli uomini, di migliori condizioni salariali e di lavoro, di rispetto senza condizionamenti. Non dovremmo ricordarcene una sola volta all’ano, questo è chiaro, rinforzando in ogni momento i progressi ci sono stati. La reazione alle ingiustizie si è indebolita sicché i progressi ottenuti, spesso a caro prezzo, sono oggi fragili, “disomogenei e costantemente minacciati” come dice l’Onu. Bisogna ripartire.

Presidente, un’ultima domanda.La violenza sulle donne: non ne abbiamo parlato. È un tema cruciale, peraltro, inciso con uno slogan sulla moneta italiana per questo 8 marzo.

“ Non me ne sono dimenticata, ci mancherebbe altro. Solo che viene ricordata in un’altra data dedicata: il 25 novembre !!! .”

 

di Nunzio Ingiusto

 

 

 

 

Fonte: https://www.italianotizie24.it/8-marzo-giornata-della-donna-festa-non-festa/