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Alla Climate Week di New York, Davines lancia il piano “Towards Planet Regeneration”. Obiettivi concreti per il 2030: decarbonizzazione, riduzione della plastica, protezione della biodiversità e gestione responsabile dell’acqua.

Decarbonizzazione, circolarità, protezione della biodiversità e la riduzione del consumo di acqua.
Questi gli obiettivi ambiziosi e concreti che Gruppo Davines si è dato per il 2030.
L’azienda, leader nella sostenibilità nel settore cosmetico, ha presentato il suo nuovo piano per il futuro: Davines Group Towards Planet Regeneration alla Climate Week di New York 2024.
La vera novità del piano è il concetto di disaccoppiamento. Separare la crescita del business dall’aumento dell’impatto ambientale. Certificata B Corp dal 2016, Davines dimostra ancora una volta di essere in prima linea nella lotta al cambiamento climatico. Il nuovo programma segna l’inizio di un percorso ancora più ambizioso, che mostra come l’azienda possa crescere senza aumentare l’impatto negativo sull’ambiente.

Decarbonizzazione e disaccoppiamento
La decarbonizzazione è uno dei pilastri fondamentali del nuovo programma di sostenibilità del Gruppo Davines. Entro il 2030, l’azienda si impegna a ridurre del 55% le emissioni di gas serra per ogni chilogrammo di prodotto rispetto al 2022. Obiettivo che fa parte di un percorso più ampio che punta a raggiungere il NET ZERO entro il 2050. E lo fa seguendo gli standard della Science Based Target Initiative – SBTI, una piattaforma globale per la decarbonizzazione aziendale.
Ciò che distingue Davines è l’approccio al disaccoppiamento: l’azienda punta a separare la crescita del fatturato, con l’obiettivo di raggiungere 500 milioni di euro entro il 2030, dall’aumento delle emissioni. L’azienda dimostra che è possibile crescere senza aumentare l’impatto ambientale, innovando nel settore cosmetico.

Per raggiungere questi obiettivi, Davines ha scelto di investire nell’autoproduzione di energia rinnovabile presso il Davines Village. Entro il 2030, il 100% del fabbisogno energetico degli uffici e degli stabilimenti di Parma sarà soddisfatto grazie a fonti solari. Un ruolo centrale lo avrà l’installazione di sistemi agrivoltaici, che combinano la produzione di energia con l’agricoltura biologica rigenerativa.
Questo sistema sarà implementato nell’European Regenerative Organic Center – EROC di Parma, contribuendo non solo a ridurre le emissioni di CO₂ ma anche a migliorare la biodiversità locale.

Circolarità e biodiversità: il percorso rigenerativo
La circolarità è sempre stata un obiettivo centrale per Davines, come dimostrato dal suo costante impegno verso un design sostenibile dei prodotti e del packaging.
Già nel precedente programma, Davines aveva lavorato per ridurre l’utilizzo di plastica vergine e aumentare l’uso di materiali riciclati. Con il nuovo programma al 2030, l’azienda si pone un obiettivo ancora più ambizioso: limitare l’uso di plastica vergine fossile a meno del 10% del totale del peso degli imballaggi, sostituendola con materiali riciclati o provenienti da fonti rinnovabili. Un approccio che si estende anche all’alluminio e alla carta riciclati, che dovranno essere utilizzati al 100% sia nella produzione interna che nei processi di outsourcing.

Oltre alla circolarità, Davines ha sempre posto grande attenzione alla biodiversità, e il nuovo programma riflette un impegno ancora più deciso. Entro il 2030, oltre il 90% degli ingredienti utilizzati nelle formule sarà di origine naturale, e l’azienda punta ad ampliare il numero di ingredienti provenienti da agricoltura biologica rigenerativa.
L’obiettivo è quello di introdurre 80 nuovi ingredienti certificati ROC – Regenerative Organic Certified®. Un aumento significativo della sostenibilità delle formule cosmetiche.

Tali obiettivi sono supportati dalle strutture di ricerca come il Giardino Scientifico di 3.000 metri quadrati presso il Davines Village, già emblema della visione sostenibile del Gruppo, e dall’European Regenerative Organic Center (EROC) a Parma, che continua a svolgere un ruolo chiave nello studio di nuovi ingredienti e soluzioni innovative.

L’impronta idrica
La gestione responsabile delle risorse idriche è sempre stato un tema cruciale per il Gruppo, come già dimostrato nel percorso avviato negli anni passati. Davines aveva da tempo integrato pratiche sostenibili volte a ridurre il consumo di acqua nei processi produttivi. Con il nuovo programma per il 2030, l’azienda innalza ulteriormente il livello del proprio impegno.  Entro il 2030, Davines si pone l’obiettivo di ridurre del 50% il consumo totale di acqua presso il Davines Group Village, compresi gli uffici e lo stabilimento produttivo. Per raggiungere questo ambizioso traguardo, l’azienda adotterà tecnologie avanzate, come il sistema di recupero dell’acqua (waterloop), che permetterà di recuperare fino al 70% dell’acqua di scarico.

Già nel Giardino Scientifico e nell’ European Regenerative Organic Center (EROC) di Parma, l’azienda aveva avviato pratiche di gestione sostenibile dell’acqua, esplorando metodi agricoli rigenerativi che richiedono un utilizzo idrico ridotto. Il nuovo programma estende l’impegno anche ai processi industriali, garantendo una significativa riduzione dell’impronta idrica dell’intera catena produttiva. Il tema dell’acqua riguarda certamente l’efficienza nei processi, ma guarda anche a visione più ampia della sostenibilità.

“L’acqua è una risorsa limitata, e il suo uso responsabile è essenziale per garantire il futuro delle generazioni e la salute degli ecosistemi”.
Sonia Ziveri, Chief Sustainability Officer di Davines.

L’approccio di Davines alla gestione dell’acqua si colloca dunque in una più ampia strategia di rigenerazione ambientale che abbraccia tutte le risorse naturali.

Un percorso condiviso: il ruolo dei partner
Il progetto “The Future Salons, Beauty Centers & SPA Initiative” rappresenta uno dei capisaldi del programma di sostenibilità al 2030 di Davines. Il progetto si distingue per il coinvolgimento attivo di tutti i partner dell’azienda, con l’obiettivo di raggiungere standard di sostenibilità elevati lungo l’intera filiera.

Fin dall’inizio del suo percorso di sostenibilità, Davines ha sempre collaborato con fornitori e partner per promuovere pratiche più responsabili. Già nel precedente programma, l’azienda aveva stimolato diversi fornitori ad aderire alla certificazione B Corp, estendendo la sua visione benefit anche al di fuori dei propri confini aziendali.
Ora, con la nuova iniziativa al 2030, Davines amplia ulteriormente questo approccio, chiedendo ai suoi partner di diventare attori attivi nel cambiamento. Il progetto mira contemporaneamente a ridurre i consumi energetici e idrici, e a implementare pratiche di riciclo, riduzione dei rifiuti e ottimizzazione delle risorse.
In questo modo, i partner di Davines diventano dei veri e propri moltiplicatori dell’impatto positivo lungo la catena del valore, adottando soluzioni innovative e promuovendo comportamenti sostenibili anche tra i loro clienti.

L’approccio integrato mira a trasformare saloni e SPA in hub di sostenibilità, in cui ogni aspetto del business – dall’uso dell’acqua all’efficienza energetica, fino alla gestione dei rifiuti – riflette l’impegno del Gruppo, ispirando una trasformazione a livello globale

“il futuro della sostenibilità non può essere raggiunto da soli: dobbiamo lavorare insieme, come comunità, per creare un impatto positivo su scala globale”. Sonia Ziveri, Chief Sustainability Officer di Davines.

di Monica Sozzi

Fonte: https://www.thegoodintown.it/gruppo-davines-lancia-un-nuovo-programma-di-sostenibilita/