Poco più di due milioni di anni fa l’uomo ha iniziato un viaggio che, a partire dalla lavorazione di poche pietre scheggiate, lo ha portato a incidere significativamente nella storia del pianeta e a creare menti artificiali con le quali entrare in relazione. Ripercorrendo le tappe principali dello sviluppo della mente, il volume evidenzia il fondamentale contributo delle tecnologie che essa stessa ha prodotto: le realizzazioni della mente sono riconosciute come strumenti in grado di intervenire sul modo in cui elaboriamo la conoscenza e come controparti artificiali di un sistema mentale che evolve grazie a loro – e tramite loro concretizza il suo destino. Ma con l’evoluzione dell’interazione assume nuova centralità anche il concetto di sostenibilità; per questo il testo si sofferma anche su alcune questioni che, con sempre maggiore evidenza, lasciano intravedere potenziali disequilibri relazionali, casi in cui le tecnologie diventano iperproduttive di informazioni, sono troppe e troppo invasive, contribuiscono a creare disparità sociali e si trasformano in rifiuti inquinanti e pericolosi. L’autore propone così un percorso in cui si pongono le basi per un progetto di sviluppo della nostra conoscenza che sia ragionato, inclusivo e sostenibile.