Videoconsulti e sedute di psicologia online, app per controllare macchie e nei sulla pelle, dispositivi da polso per misurare l’ossigeno nel sangue. E poi terapie digitali autorizzate e prescritte come normali farmaci, algoritmi per riconoscere le patologie da un’immagine, gemelli virtuali dell’organismo su cui sperimentare le cure. Addestrati dalla pandemia, foraggiati dai fondi del Pnrr, aumentano gli italiani che sposano le formule della medicina digitale. In occasione di Frontiers Health, manifestazione sulla salute del futuro in corso a Milano, Eta Beta racconta le nuove frontiere della scienza medica, ridisegnata dalle tecnologie emergenti.
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