Impianti eolici e treni a idrogeno. Isolanti termici e tecnologie per trasformare le acque reflue in acqua potabile. Ma anche agricoltura di precisione e servizi di assistenza all’infanzia. In queste schede trovate 10 titoli per il 2030: sono aziende la cui attività è allineata in modo più o meno esplicito ad alcuni dei 17 goal delle Nazioni Unite. L’orizzonte di riferimento è di lungo termine e coincide con quello che i governi dei 193 Paesi membri dell’Onu si sono dati sette anni fa per cercare di rendere il mondo un posto migliore.
Sono tutti nomi selezionati da l’Economia tra quelli emersi in un ampio sondaggio, che ha coinvolto gli esperti di 20 società, tra asset manager globale, boutique del risparmio gestito e banche d’affari, alle quali il settimanale economico del Corriere ha chiesto di mettere a fuoco le aziende meglio posizionate per cavalcare le nuove tendenze della finanza green su scala globale.
Queste le società di gestione che hanno partecipato all’indagine, elencate in ordine rigorosamente alfabetico: Acomea, Aism Luxembourg, Anthilia, Axa Im, Banor sim, Columbia Threadneedle Investments, Dpam, Federated Hermes, Fidelity International, Gamma Capital Markets, Generali Investments Partners, Intermonte, Jupiter am, Mirabaud am, M&G Investments, Ns Partners, Schroders, State Street Global Advisors, Symphonia sgr, Union Bancaire Privée (Ubp).
Per l’approfondimento: Corriere.it