In questo tempo di guerre che divorano orizzonti, d’inverni demografici senza figli, di terre sfinite dal respiro ardente del clima, di diritti umani calpestati come polvere antica, di migrazioni senza approdo e povertà senza tregua, ci stringe un’angoscia che pare senza fine. Eppure, proprio ora, nel buio fitto di questo inverno, il Natale ci dice di riaprire i cuori alla speranza. Perché solo chi ha attraversato la notte più profonda può dipingere l’alba, immaginare e vivere la primavera che verrà. Auguri di cuore a tutti.