Categorie: Editorial
Tipo di Contenuto: certificazione | iase | sostenibilità
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Le pmi impegnate in una strategia di sostenibilità ottengono vantaggi di natura economica e sociale. Questa, ormai, è una tautologia. Mentre le grandi aziende hanno progetti in corso da anni, i piccoli imprenditori solo recentemente si sono affacciati a questo mondo: se impostata in una dimensione temporale di medio-lungo periodo, la sostenibilità agisce positivamente sul capitale reputazionale delle pmi e sui suoi asset valoriali e sullo stakeholder engagement. E per questo l’attenzione attorno alle certificazioni è crescente.

Le pmi stanno infatti imparando a conoscere la più importante certificazione mondiale “Esg”, acronimo di “environmental, social and governance”, tre fattori centrali nella misurazione della sostenibilità di un investimento. E proprio durante la pandemia è nata l’Iase (Associazione internazionale per l’economia sostenibile, ndr), la prima associazione al mondo che certificherà i professionisti online su questi temi. L’Italia rientra tra gli oltre 30 Paesi che hanno avviato un rapporto di collaborazione con l’ente, che ha headquarter a Londra. I manager delle prime aziende italiane otterranno le loro certificazioni entro la prima parte del 2021.

Mario Ambrosi è il presidente di Iase Italy (la rappresentanza italiana dell’International association for sustainable economy, ndr). “Siamo la filiale di Iase che certificherà i professionisti con riguardo ai fattori Esg attraverso un percorso online, sfruttando le più innovative tecnologie”, spiega. “L’obiettivo è quello di migliorare gli standard professionali Esg sia in ambito finanziario sia in ambito economico e di business, a livello nazionale e internazionale. Svilupperemo relazioni con tutti gli enti, siano essi del mondo della finanza, piuttosto che del mondo produttivo”.

Il braccio italiano di Iase adotta standard di riferimento unici e comuni a tutte le Nazioni aderenti che in ambito formativo includono competenze cognitive, metodologiche e di valutazione negli ambiti Esg e Sri (Sustainability responsibility impact, ndr), favorendo il riconoscimento delle certificazioni professionali specifiche per settore e categoria economica atte a far diventare i soggetti certificati un riferimento culturale ed etico nelle loro attività professionali.

“Certificheremo i corsi ed organizzeremo gli esami di certificazione in lingua italiana”, spiega ancora Ambrosi. “Al fine di garantire la migliore preparazione, gli iscritti potranno seguire, oltre alla formazione di base, uguale e comune punto di partenza per ogni Paese aderente, altri due livelli di formazione. Iase Italy, inoltre, ha inserito nel suo statuto la possibilità di estendere la formazione anche agli studenti universitari di qualsiasi indirizzo di studio. Viene così riconosciuto il ruolo delle future classi dirigenti del nostro Paese, integrando nella formazione studentesca gli standard etici e di sostenibilità promossi dall’Associazione e mettendo i giovani in condizione di essere di esempio quando andranno ad occupare il loro ruoli professionali alla fine del piano di studi”.

Il piano formativo è attualmente in fase di rifinitura e saranno disponibili due certificazioni: Isb (International sustainable business) destinata a tutti i settori e Isf (International sustainable finance) rivolta ai professionisti del settore finanziario. Per ogni certificazione sono previsti tre livelli (base, intermedio e avanzato). Sviluppare una formazione su livelli è stata una necessità imposta dalle differenze culturali e legislative che sorgono tra i diversi Stati membri di Iase.

“L’avvio della prima certificazione di livello base consisterà in un programma di 40 ore di lavoro – precisa Ambrosi – distribuite in un arco di sei settimane, che porterà i primi iscritti a certificare le proprie competenze con i primi esami, previsti entro il primo semestre di questo 2021”.

 

 

 

Mario Ambrosi
Presidente IASE International Certifications Body ITALY sostenibilità ed etica