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Il progetto coinvolge 22 aziende che si impegnano a produrre capi rispettosi dell’ambente. L’obiettivo è sensibilizzare i consumatori sull’impatto ambientale e sociale della moda

 

Dietro abiti colorati ma anche accessori low cost spesso si nasconde un lato oscuro: l’impatto ambientale e sociale della fast fashion.

Ma c’è chi ha deciso di muoversi controcorrente, dando vita a Slow Fiber, un’iniziativa che unisce Slow Food Italia e 22 aziende tessili italiane in un impegno comune per una moda più etica e sostenibile.

1.Slow fashion contro fast fashion: una scelta consapevole
Slow Fiber nasce dalla consapevolezza che quello tessile è uno dei più inquinanti al mondo. La produzione di massa di capi a basso costo ha un costo elevato per l’ambiente: enormi quantità di acqua utilizzate, ricorso a prodotti chimici tossici rilasciati e dispersi nell’ambiente, tonnellate di migliaia di rifiuti, spesso nemmeno riciclati. Peraltro, la fast fashion spesso sfrutta i lavoratori, sottopagandoli e costringendoli a lavorare in condizioni disumane.
Slow Fiber si propone come alternativa concreta a questo modello insostenibile. Le 22 aziende aderenti si impegnano a produrre capi di alta qualità, realizzati con materiali naturali e processi produttivi rispettosi dell’ambiente e dei lavoratori. L’obiettivo è creare una moda che duri nel tempo, che sia bella da indossare e che faccia sentire bene chi la indossa, sapendo che dietro ogni capo c’è una storia di rispetto e sostenibilità.

2.Un impegno concreto per la sostenibilità
Slow Fiber non si limita a parole, ma si traduce in azioni concrete. Le aziende aderenti si sottopongono a rigorosi controlli per garantire il rispetto di standard ambientali e sociali elevati. Inoltre, il progetto promuove la trasparenza della filiera produttiva, permettendo ai consumatori di conoscere l’origine dei materiali e le condizioni di lavoro di chi ha realizzato i capi.

3.L’importanza della consapevolezza del consumatore
Slow Fiber non sarebbe possibile senza la consapevolezza e la partecipazione attiva dei consumatori. Scegliere capi Slow Fiber significa fare una scelta consapevole, sostenere un modello di produzione più giusto e contribuire a un futuro più sostenibile per il nostro pianeta.

4.Un futuro più verde per la moda
Slow Fiber è un esempio virtuoso di come l’industria della moda possa cambiare rotta. È un invito a tutti noi a riflettere sulle nostre scelte di consumo e a scegliere una moda che sia veramente sostenibile.

di Riccardo Liguori

Fonte: https://www.greenme.it/lifestyle/contro-fast-fashion-slow-fiber-valorizzare-capi-etici-sostenibili-durevoli/