Credem ha ottenuto la certificazione International Sustainable Finance che attesta le competenze in ambito ESG, rilasciata dall’International Association for Sustainable Economy (IASE), l’associazione internazionale che riunisce nazioni europee, e non, con l’obiettivo di assurgere a riferimento internazionale per le certificazioni sui temi della sostenibilità. L’istituto di credito emiliano è la prima banca italiana a ricevere tale riconoscimento.
L’associazione promuove lo sviluppo di conoscenze, competenze, comportamento ed etica in ambito ESG per favorire la fiducia dei professionisti e dei consumatori. I professionisti certificati IASE devono rispettare il codice etico dell’associazione che si concretizza in un effettivo impegno con tutti gli stakeholder, le autorità di regolamentazione internazionali, nonché con le aziende e le istituzioni finanziarie.
In ogni nazione aderente, l’affiliata locale dello IASE cura lo sviluppo delle relazioni e delle specifiche esigenze del contesto di riferimento, promuovendo accordi con enti accademici, autorità di vigilanza e soggetti economici privati con l’obiettivo di perseguire la massima diffusione della sostenibilità. “Il settore bancario è coinvolto pienamente nel processo di evoluzione sostenibile, sia come soggetto economico, sia nelle relazioni con i clienti che prestano una crescente attenzione alla sostenibilità nei loro investimenti. Le banche con un capitale umano qualificato in ambito ESG hanno un vantaggio competitivo importante.” ha dichiarato Mario Ambrosi, Presidente di IASE Italy.
Le certificazioni sono state acquisite da Marzia Nobili, responsabile della funzione Governo della Sostenibilità del gruppo Credem, che ha dichiarato: “È stato un periodo impegnativo: il mantenimento delle precedenti certificazioni, acquisite nel 2021 e nel 2022, comporta la fruizione di un monte-ore annuale di formazione certificata, che nel 2023 abbiamo deciso di integrare con il percorso formativo propedeutico all’ottenimento della certificazione internazionale. La scelta è stata determinata dalla volontà di acquisire maggior consapevolezza e profondità di analisi sui principali accordi raggiunti dalle organizzazioni internazionali, in particolare per quanto concerne le attività di adattamento e mitigazione al cambiamento climatico e orientare, di conseguenza, la strategia, gli investimenti e gli strumenti di misurazione, monitoraggio e presidio dei rischi del gruppo.”