Il panorama degli affari sta senza dubbio cambiando. Mentre alcuni aspetti della leadership, come l’impostazione di una visione e l’esecuzione di una strategia rimarranno, il leader dell’era post Covid dovrà possedere un nuovo arsenale di abilità e mentalità per guidare in modo efficace un cambiamento epocale. Questo perché la sostanza della leadership opererà in modo profondamente diverso nel prossimo futuro, il che significa che abbiamo bisogno di un nuovo tipo di leader al timone delle organizzazioni. I primi risultati, mi hanno confermato gli amministratori delegati di un gran numero di aziende nei più diversi settori, sono stati spesso sbalorditivi.
Le organizzazioni hanno rimosso i confini e abbattuto i limiti in modi che nessuno pensava possibili prima della pandemia, dimostrando che si possono prendere decisioni velocemente senza interrompere l’attività, assumendo il mantra che «mensile è il nuovo annuale». L’innovazione è stata accelerata, si sono creati team migliori per affrontare i problemi più difficili, sono state adottate nuove tecnologie, rimotivati i manager. Insomma, in estrema sintesi, la pandemia ha potenziato i leader, limitato le gerarchie e le burocrazie che rappresentavano un freno alle diverse attività, muovendosi per loro natura molto lentamente. Un CEO mi ha confessato: “Solo perché i tempi sono difficili non significa che i leader debbano rafforzare il controllo e micro-gestire l’esecuzione. Piuttosto l’opposto. I leader devono fidarsi maggiormente, assegnare responsabilità chiare ai lavoratori e arrivare così ai risultati programmati.”
La pandemia ha motivato i dipendenti e creato un senso di orgoglio e appartenenza. Sapendo chi sta esattamente facendo cosa, quando e in ogni momento, il ritmo di esecuzione è stato accelerato, i team leader hanno abbracciato tecnologia e dati reinventando i processi fondamentali e adottando nuovi strumenti di collaborazione. La tecnologia e le persone che interagiscono in modi nuovi sono diventati quindi il centro del rinnovato modello operativo per il business e la creazione di un’azienda post-pandemica efficiente.
Al centro di ciascuno di questi miglioramenti c’è la velocità, il fatto di fare le cose più in fretta e meglio. Un’organizzazione progettata per essere più veloce otterrà risultati potenti, come una maggiore reattività dei clienti, funzionalità avanzate e prestazioni migliori in termini di efficienza dei costi, ricavi e ritorno del capitale. L’azienda “rapida” potrebbe anche scoprire di possedere un maggior senso dello scopo e una migliore salute organizzativa. Questi risultati potrebbero essere possibili, anche se non certi. I successi organizzativi ottenuti durante la crisi devono infatti radicarsi fortemente in un nuovo modello operativo, e i leader dovranno assicurarsi che le loro organizzazioni non ritornino ai vecchi comportamenti e a processi produttivi desueti. Ciò richiede cambiamenti strutturali permanenti, in grado di sostenere la velocità, in modi che ispirino e coinvolgano i dipendenti.
Quando tenevo le conferenze in tutto il mondo, chiedevo spesso: “Cosa dovremmo insegnare ai leader ora per prepararci al futuro?” Sfortunatamente, quasi mai ricevevo risposte soddisfacenti. Così ho deciso di affrontare l’argomento nel mio libro Rebirth, dove ho intervistato 123 top CEO di tutto il mondo.
Robert Jhonson
Founder & CEO of JRC