L’insegna presenta il primo bilancio Esg con lotta agli sprechi, riciclo e taglio delle emissioni
«La sostenibilità non è solo un obiettivo, ma è il valore che guida ogni nostra azione. È il filo conduttore che intreccia le nostre scelte quotidiane, che ci trasforma da semplici spettatori a promotori di un futuro migliore. Insieme, possiamo fare la differenza» dice Giangiacomo Ibba, ad di Crai, presentando il primo bilancio di sostenibilità dell’insegna della Gdo che adotta il modello di punti vendita di prossimità. Negozi sottocasa che si raggiungono a piedi, senza usare l’auto. E quel che si acquista si sceglie seguendo la classica lista della spesa, nelle quantità necessarie, senza gli sprechi causati dagli acquisti d’impulso. La lotta allo spreco alimentare rappresenta una delle priorità per Crai, che si impegna in diverse iniziative volte a ridurre al minimo l’impatto ambientale e sociale di questo problema globale. Da un lato infatti collabora attivamente con enti caritatevoli e associazioni del territorio, per recuperare e donare i prodotti alimentari ancora consumabili, garantendo un pasto a chi ne ha più bisogno e contribuendo a un’economia più circolare. C’è poi l’adesione a programmi come «Too good to go» rivendendo quei prodotti prossimi alla scadenza a prezzi concorrenziali. Così nel 2023 grazie a Too good to go, Crai ha “salvato” 57.280 sacchetti, distribuiti in 225 punti vendita ed evitando l’emissione di poco più di 144 tonnellare di CO2 equivalente. Sul fronte del riciclo delle bottiglie in plastica lo scorso anno son0 stati installati in una settantina di punti vendita gli eco compattatori Coripet dove i clienti possono riciclare le bottiglie in Pet che vengono usate per produrre altre bottiglie in Pet.
Sugli scaffali si lavora per valorizzare la filiera corta, quella dei fornitori del territorio e i loro prodotti. Un modo per ridurre l’impatto ambientale legato al trasporto delle merci, sostenere l’economia locale e creare un rapporto di valore con le comunità e il suo tessuto sociale ed economico. A caratterizzare l’offerta Crai è anche la Mdd con oltre 2.700 i prodotti che coprono i bisogni dei clienti con prezzo competitivo e prodotti studiati seguendo le tendenze del mercato, con la garanzia delle materie prime impiegate e riducendo l’impatto del packaging con l’uso di materie prime seconde e riciclabili. Analogamente si lavora per rendere sempre più efficiente la parte logistica. È stata accentrata la distribuzione dei surgelati a marchio Crai riducento i collegamenti: oggi sono 30 i collegamenti tra il deposito centralizzato e i fornitori e solo 8 verso i propri centri di distribuzione (Ce.Di.). Prima le tratte coperte erano ben 240. Un efficientamento dei flussi che insieme alla pianificazione dei percorsi ha portato alla riduzione delle emissioni a cui si somma il taglio dei consumi di combustibili e l’uso di veicoli a basso impatto.
«A completare l’approccio sostenibile è l’attenzione alle persone – rimarca Giangiacomo Ibba -. Oltre alla ricerca costante della soddisfazione del cliente, l’azienda investe nelle proprie persone con formazione ad hoc e la valorizzazione dei giovani. In questa direzione, infatti, è stato creato un board dei giovani composto da 12 membri con meno di 35 anni, provenienti dalle diverse aree aziendali con l’obiettivo è di creare un modello di business unico e distintivo che sappia unire tradizione e innovazione».
di Enrico Netti
Fonte: https://www.ilsole24ore.com/art/il-modello-crai-la-sostenibilita-AGS49pL