Dal Trentino a Napoli:l ’impresa di un 80enne contro l’invasione della plastica nelle città.

Il senso di una sfida si misura con le azioni che un uomo normale può compiere. E se credi in quello che fa ha davanti mete sempre più ambite. Non è facile in un Paese come l’Italia che discute di ambiente, resilienza e sostenibilità con fastidiosa pacatezza, registrare storie dove le mete da raggiungere sono segnate su una mappa come in una caccia al tesoro.

Marco Miori, 80 anni a novembre prossimo, ex fotoreporter, è partito in bicicletta dal Comune di Vallelaghi in Trentino per raggiungere Napoli sabato prossimo. Attraversa l’Italia in solitaria per essere presente alla premiazione l’8 marzo dei “Comuni Plastic Free”. Miori aderisce alla Onlus Plastic Free impegnata contro l’inquinamento da plastica. Ha deciso di percorrere 1.000 km in sette tappe. Eroe ambientale, stravagante nonnetto, mattacchione mediatico ? Niente di tutto questo. È semplicemente uno che “ci crede”,  come si diceva una volta. “Si, mi prenderanno per matto – ha detto- ma ho sempre respirato avventura nella mia vita e il coraggio non mi è mai mancato. Il mondo corre e spesso sembra dimenticare l’essenzialità delle cose più semplici. Per questo ho voluto dare vita a questa sfida”. Miori ha girato il mondo come fotoreporter e questa impresa ciclistica va presa per quella che è: la testimonianza per qualcosa che prima o poi deve entrare stabilmente nell’agenda di un sindaco. Di qualsiasi sindaco, di grande o piccola città.

La plastica invade il pianeta, i mari, decine di specie animali muoiono e le micro plastiche sono sulle tavole di tutto il mondo. L’impegno italiano per arrestare la diffusione di involucri e sostanze micidiali non è ancora adeguato ai pericoli. “Ero stanco di vedere rifiuti nei torrenti e nei parchi ma denunciare sui social avrebbe solo deturpato l’immagine della mia terra, il Trentino” ha spiegato alla partenza del tour verso Sud. Registrando questa voglia di fare a vantaggio di tutti, scorgiamo un primordio di solidarietà che proietta un’ombra positiva sui primi cittadini. La Onlus quest’anno ne premia 122 per il loro impegno per l’ambiente. Il numero è rappresentativo di territori diversi e contrastanti dove le regole spesso sono tradite da comportamenti soltanto declamati. La solidarietà espressa da un appassionato combattente per l’ambiente va a chi rappresenta la politica. Ma quella buona si salva solo con iniziative che rendono più vivibile il territorio comunale. Anche senza aspettare un ciclista di 80 anni.

di Nunzio Ingiusto