La tragedia della Marmolada si poteva evitare? L’inchiesta della procura di Trento sul disastro che è costato la vita a sette persone (il bilancio è ancora provvisorio) è ancora agli inizi. Sotto il seracco distaccatosi domenica scorsa ci sono almeno altre 13 persone: dieci italiani e tre cittadini della Repubblica Ceca. Ed è difficile che ci sia ancora qualcuno in vita. Sono stati colpiti mentre si trovavano sul Pian dei Fiacconi. Il blocco di ghiaccio si è frantumato e ha preso velocità prima di travolgerli. Per questo l’identificazione sarà difficile. Gli inquirenti spiegano che servirà l’esame del Dna. Intanto hanno aperto un fascicolo per disastro colposo. «La priorità è ora ricomporre i corpi dei deceduti e dare loro un nome. Poi cercheremo di capire se ci sono anche delle responsabilità umane, oltre che climatiche. Esamineremo bene i filmati che abbiamo acquisito», preannuncia il procuratore Sandro Raimondi.
La possibile sottovalutazione del pericolo
L’idea è che sia stato sottovalutato il pericolo. Ma c’è da dire che non c’è un ente preposto a valutare la sicurezza del ghiacciaio. Anche se nel frattempo il sindaco di Canazei Giovanni Bernard ha chiuso tutti gli accessi alle ascese. «Il ghiacciaio è oggetto di studio da parte degli esperti che salgono periodicamente per fare indagini sullo scioglimento, cercando di prevederne il futuro. Ma si tratta di un lavoro con finalità scientifiche, non di sicurezza. Se poi qualcuno ha visto un pericolo, certo, avrebbe dovuto segnalarlo. Ma se non l’ha fatto evidentemente non pensava che ci fosse», dice oggi al Corriere della Sera. Secondo il glaciologo del Cnr Carlo Barbante all’origine del distacco del seracco ci sarebbe una caverna piena di acqua di fusione.
Fonte: https://www.open.online/2022/07/05/marmolada-tragedia-dinamica-cosa-e-successo/