Nel 2017, in risposta all’allarmante declino del numero di api e specie di impollinatori, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha proclamato il 20 maggio come Giornata Mondiale delle Api. Questi animali svolgono un ruolo essenziale per la regolazione degli ecosistemi e la produzione alimentare.
L’impollinazione è infatti un servizio ecosistemico vitale per il benessere umano e per l’economia. Quasi il 90% delle piante selvatiche con fiore dipende dall’impollinazione animale, e circa l’80% delle 1400 piante che producono cibo e prodotti dell’industria richiedono l’impollinazione da parte di animali impollinatori. Le api selvatiche, in particolare, garantiscono l’impollinazione del 35% della produzione agricola mondiale.
Tuttavia, le api sono in pericolo, e non sono le sole. Il 40% degli insetti impollinatori a livello locale è in declino. Le cause principali sono le pratiche agricole intensive, l’uso di pesticidi, la distruzione e frammentazione degli habitat, l’inquinamento, i cambiamenti climatici, e l’introduzione di specie aliene invasive, parassiti e patogeni.
Il declino degli impollinatori ha gravi conseguenze sulla vita umana. Uno studio di Harvard ha evidenziato che una minore impollinazione riduce i raccolti di frutta, verdura e noci del 3-5%, portando a diete meno sane e aumentando i rischi di malattie cardiache, ictus, diabete e alcuni tipi di cancro. Questo fenomeno è stimato causare circa l’1% dei decessi mondiali, ovvero 500.000 morti premature all’anno.
Nonostante questi trend preoccupanti siamo ancora in tempo per invertire la rotta. I ricercatori suggeriscono che ripristinare e conservare gli habitat naturali, aumentare il numero di fiori e ridurre l’uso di pesticidi, possono fare la differenza. Negli ultimi anni sono inoltre nate numerose startup con la mission di proteggere gli impollinatori, le api in particolare, di seguito alcune di esse:
3Bee: Questa startup si propone di semplificare il lavoro degli apicoltori e proteggere le api dall’estinzione. Utilizzando l’internet delle cose, 3Bee offre un sistema per monitorare a distanza gli sciami e gli alveari, tenendo sotto controllo il flusso nettarifero e i livelli di importazione delle api. Questo permette di determinare il momento migliore per aggiungere o rimuovere i melari.
Olombria: Olombria utilizza l’intelligenza artificiale per monitorare il declino e la salute degli insetti impollinatori in specifici territori. Identificati i problemi, introduce specie autoctone di sirfidi e implementa sistemi progettati per influenzarne il comportamento, favorendo così il processo di impollinazione nelle aree più critiche.
ApisProtect: Questa startup aiuta a salvare le api fornendo agli apicoltori una rete di sensori posti all’interno degli alveari progettati per monitorare la salute delle colonie. ApisProtect offre approfondimenti tempestivi e dettagliati su vari dati chiave riguardanti la salute e la produttività delle api, aiutando gli apicoltori a prevenire le perdite e a migliorare la produttività degli alveari.