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Terre rare, di cui si sente tanto parlare negli ultimi tempi (vedi anche Impatti ESG: miseria e nobiltà delle terre rare”), sono quei 17 minerali utilizzati oggi in una vasta gamma di prodotti. Dove? Nei catalizzatori industriali ma anche in quelli delle auto (lantanio e cerio); nel vetro, per proteggere dai raggi ultravioletti e nelle batterie e schermi di smartphone e computer; nei laser, nelle fibre ottiche e nelle lampade ad alta efficienza. Alcuni giocano un ruolo centrale nelle tecnologie verdi, in particolare il neodimio (Nd), il praseodimio (Pr), il terbio (Tb) e il disprosio (Dy).  Enorme è l’importanza delle terre rare nella cosiddetta Twin Transition, quella sfida senza precedenti che le imprese stanno affrontando: la “doppia transizione”, ecologica e digitale.

Le terre rare non sono poi così rare. Chiamarle così infatti non è del tutto corretto: al momento della loro scoperta nel XVIII secolo, si comprese che facevano parte di ossidi complessi, vennero quindi chiamati “terre”. Inoltre, sembrava che questi minerali fossero disponibili in quantità scarsa, e quindi gli elementi appena scoperti furono chiamati “terre rare”. In realtà, sono piuttosto abbondanti ed esistono in molti depositi attivi in tutto il mondo, solo che sono davvero difficili da estrarre a causa della forma degli ossidi in cui si trovano in natura.

Nel futuro la loro richiesta sarà sempre più importante: L’International Energy Agency (IEA) ha stimato che nel 2040 la domanda di terre rare potrebbe ammontare dalle tre alle sette volte quella del 2020. Vista la domanda sempre crescente, l’insostenibilità ambientale (e sociale) del processo di estrazione delle terre rare è davvero un enorme problema. Gli impatti ambientali legati all’estrazione e raffinazione delle terre rare sottolineano la necessità di affrontare le sfide ambientali associate a queste attività: per raffinare una tonnellata di terre rare il processo genera 75.000 litri di acqua acida e una tonnellata di rifiuti radioattivi. L’estrazione di tali materie comporta un elevato livello di degrado ambientale, nonché rischi per la salute e contaminazione del suolo e dell’acqua. E, naturalmente, in vari casi, c’è anche il problema del lavoro minorile e dello sfruttamento della manodopera a basso costo.

Si riscontra un evidente paradosso: inquinare per ripulire, creare posti di lavoro eliminandone molti altri, favorire le città distruggendo le comunità rurali.

E se i movimenti ambientali chiedono la chiusura delle miniere e dei siti di estrazione (ad esempio, il sito di estrazione del litio in Portogallo, regione di Barroso), è vero che l’economia mondiale è legata all’alta tecnologia. In pratica, sarebbe necessario che l’estrazione delle terre rare non fosse più essenziale per l’era tecnologica contemporanea. Ma al momento le alternative sono poche: il Programma Ambientale delle Nazioni Unite (UNEP) prevede che entro il 2050 la transizione ecologica verso l’energia rinnovabile debba superare la soglia di 600 milioni di tonnellate di metalli rari estratti.

Si guarda ora anche addirittura al sistema solare! Ma la colonizzazione e lo sfruttamento probabilmente indiscriminato (tanto chi controlla!) della Luna, di Marte e altri pianeti e asteroidi sarebbe mai una soluzione?

 

di Elena Repman,   
membro del Consiglio Direttivo di IASE Italy

 

 

 

Bibliografia consigliata:

  1. Muench, S., Stoermer, E., Jensen, K., Asikainen, T., Salvi, M. and Scapolo, F., Towards a green and digital future, EUR 31075 EN, Publications Office of the European Union, Luxembourg, 2022, ISBN 978-92-76-52451-9, doi:10.2760/977331, JRC129319.
  2. European Commission, Critical materials for strategic technologies and sectors in the EU – a foresight study, 2020
  3. Nayar J.: Not So “Green” Technology: The Complicated Legacy of Rare Earth Mining, 2021 https://hir.harvard.edu/not-so-green-technology-the-complicated-legacy-of-rare-earth-mining/
  4. Institute of Rare Earths and Metals, https://en.institut-seltene-erden.de/rare-earths-and-metals/rare-earth/
  5. Barakos, George & Gutzmer, J. & Mischo, Helmut. (2016). Strategic evaluations and mining process optimization towards a strong global REE supply chain. Journal of Sustainable Mining. 15. 26-35. 10.1016/j.jsm.2016.05.002.