Il Presidente della Repubblica in un messaggio ricorda il dramma di 100 milioni di persone «costrette a lasciare le proprie case per trovare protezione»
«Circa 100 milioni di uomini, donne e bambini, in tutti i continenti, sono costretti a lasciare le proprie case per trovare protezione contro la persecuzione, gli abusi, le violenze. Il senso di umanita’ e il rispetto per i piu’ alti valori iscritti nella Costituzione repubblicana impongono di non ignorare il loro dramma». Così il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della Giornata Mondiale del Rifugiato. Nel celebrare oggi questa Giornata, «e’ opportuno ribadire che le iniziative di assistenza a queste persone, e in particolare ai rifugiati che si trovano in condizioni di particolare vulnerabilità, devono essere accompagnate dalla ricerca di un’indispensabile e urgentissima soluzione strutturale di lungo periodo. Per superare definitivamente la gestione emergenziale di tali fenomeni con un’azione di respiro europeo ed internazionale e’ indifferibile – aggiunge il Capo dello Stato – intervenire sulle cause profonde che spingono un cosi’ gran numero di esseri umani bisognosi ad abbandonare i loro Paesi. Essi meritano opportunita’ alternative ai rischiosi viaggi che, spinti dalle circostanze, intraprendono in condizioni anche proibitive. Da sempre l’Italia e’ in prima linea nell’adempiere all’alto dovere di solidarietà, assistenza e accoglienza, secondo quanto previsto dalla Costituzione per coloro ai quali venga impedito nel proprio paese l’effettivo esercizio dei diritti e delle liberta’ democratiche».
«Nella consapevolezza delle numerose sfide che ci vedono protagonisti a difesa dei rifugiati, desidero ringraziare l’Alto Commissariato delle Nazioni Unite, con il quale l’Italia intrattiene intensi vincoli di collaborazione. Ringrazio altresì – conclude Mattarella – il personale delle varie Amministrazioni dello Stato e tutti gli operatori della protezione internazionale e dell’accoglienza che, con grande professionalità e profondo spirito umanitario, si adoperano quotidianamente per alleviare le sofferenze dei rifugiati e garantire loro l’accesso ai servizi essenziali».