Aryel è una startup che ha sviluppato una piattaforma che offre alle aziende contenuti di Realtà aumentata adatti a campagne di marketing. Fondata nel 2020 da Mattia Salvi, Luca Petri e Leonardo Persico e basata a Milano, la società ha chiuso un round di investimento di 3 milioni guidato da Prana ventures e partecipato da diversi business angel. “Dopo aver raccolto 700 mila euro in strumenti convertibili, siamo stati in grado di chiudere il seed round con un’ulteriore raccolta di 3 milioni di euro, portando il totale a 3,7 milioni di euro” ha spiegato Salvi.
Cosa fa Aryel
“Aryel – ha precisato – è una piattaforma che fornisce agli utenti la possibilità di creare e condividere facilmente contenuti di Realtà aumentata ad alte prestazioni senza la necessità di conoscenze tecniche pregresse. La piattaforma utilizza un sistema drag and drop e offre un’ampia selezione di modelli 3D e template pronti all’uso, per aiutare gli utenti a creare esperienze in autonomia”.
Aryel è una startup che ha sviluppato una piattaforma che offre alle aziende contenuti di Realtà aumentata adatti a campagne di marketing. Fondata nel 2020 da Mattia Salvi, Luca Petri e Leonardo Persico e basata a Milano, la società ha chiuso un round di investimento di 3 milioni guidato da Prana ventures e partecipato da diversi business angel. “Dopo aver raccolto 700 mila euro in strumenti convertibili, siamo stati in grado di chiudere il seed round con un’ulteriore raccolta di 3 milioni di euro, portando il totale a 3,7 milioni di euro” ha spiegato Salvi.
Analisi dei dati e intelligenza artificiale
Le nuove risorse permetteranno all’azienda di aprire nuovi uffici fisici in mercati di riferimento, primo fra tutti quello del Regno Unito, “e poi negli Stati Uniti”, di “allargare il raggio delle attività” e soprattutto di sviluppare la piattaforma, con “un livello di intelligenza artificiale che potenzierà ulteriormente la suite, offrendo ad imprese e agenzie la possibilità di ottenere più dati ed insights dalle proprie campagne, per orientare in maniera efficace gli sforzi di marketing ma anche quelli di prodotto”.
Proprio la reportistica secondo Mattia è tra le principali opportunità che l’AI offrirà alle aziende innovative. “Noi ci stiamo muovendo nella direzione di integrazione dell’intelligenza artificiale per consentire alle imprese di raccogliere un numero sempre maggiore di dati rilevanti per il business, come quelli biometrici. Un’altra applicazione dell’intelligenza artificiale su cui stiamo investendo riguarda il collegamento con gli strumenti di reportistica, un tema nuovo e per certi versi inesplorato, che potrebbe celare interessanti opportunità per le aziende. La consapevolezza e diffusione di questi strumenti è già cominciata e stiamo assistendo alla nascita di applicazioni sempre più potenti e innovative”.
Il metaverso? Ancora una dimensione lontana
E il metaverso? “È ancora una dimensione lontana, uno spazio da riempire, ma troppo distante dalla realtà che viviamo ogni giorno. In quest’ottica, la Realtà aumentata è invece un nuovo tipo di contenuto, che le imprese possono adottare per ingaggiare in una maniera nuova e coinvolgente i propri consumatori, offrendo un nuovo punto di contatto che coniughi reale e digitale”.
Come è nata Aryel
Mentre lavorava come consulente per una società tecnologica, Salvi si è reso conto che c’era una forte domanda di Realtà aumentata da parte delle imprese. “Ho iniziato a confrontarmi con altri professionisti e ho scoperto che realizzare queste esperienze era non solo difficile e appannaggio esclusivo di tecnici e sviluppatori, ma anche estremamente costoso”. L’idea di Aryel è nata dall’esigenza di realizzare uno strumento in grado di “democratizzarne la creazione, rendendole alla portata di imprese e agenzie”.
I numeri della startup
Ad un anno dal lancio “Aryel ha registrato una crescita del 300% rispetto all’anno precedente, raggiungendo una base di oltre 50 mila utenti, con oltre il 70% proveniente da mercati internazionali come Asia, Canada e Nord Europa. Tra questi troviamo anche importanti aziende che hanno deciso di adottare in maniera continuativa la Realtà aumentata nei loro marketing mix.
Ad oggi, Aryel viene impiegata da oltre 150 aziende, tra cui figurano nomi come Cisco, Ferrero e Generali “. Il modello di business della società “prevede un programma di partnership per agenzie di marketing e comunicazione che desiderano sviluppare le loro competenze nell’Ar marketing. Queste partnership fungono da moltiplicatori di opportunità: ci permettono da un lato di entrare in contatto con l’utilizzatore vero e proprio della piattaforma, che ci offre interessanti indicazioni sul suo comportamento e sulle sue aspettative in merito al software; al contempo, ci permette di raggiungere una vasta rete di aziende e di aumentare la nostra visibilità a livello globale”.
Realtà aumentata, non solo marketing
Secondo il co-founder “la Realtà aumentata offre possibilità pressoché illimitate a startup e aziende di tutte le dimensioni. Non si tratta però solo di marketing: l’AR abilita infatti nuovi canali di interazione tra clienti, brand e prodotti”. Le applicazioni non si fermano poi al solo mondo retail: la Realtà aumentata offre “opportunità anche al settore dell’educazione, aziendale e non.
Oggi è possibile addestrare il personale tecnico attraverso queste tecnologie, in alternativa si può arricchire le classiche lezioni frontali, rendendo il training degli operatori interattivo: ciò offrirebbe ai dipendenti esperienze più memorabili, aumentando quindi la resa delle attività di formazione”. Per Salvi “il risultato del round di investimento dipende in larga misura dall’alto impatto tecnologico della nostra soluzione, ma anche dal fatto che questa tecnologia ha un potenziale applicativo sconfinato.
Molti sono i settori interessati e che stanno investendo in questo senso: l’interesse di Prana ventures e degli altri investitori credo sia un segnale importante dell’attenzione delle aziende su queste tecnologie”.
di Alessio Nisi