Intervista a Fabio Bignolini Co-Founder e CEO di NLComp
Oggi facciamo una chiacchierata con Fabio Bigolini, co-founder e CEO di NLComp, che inizia raccontandoci di cosa si occupa la sua start up.
NL Comp è una start up innovativa che si occupa di materiali compositi, non riciclabili a fine vita e per questo spesso abbandonati, ad esempio, in fondo al mare o nelle campagne, causando un problema ambientale molto importante.
Abbiamo quindi deciso di creare una tecnologia, alternativa alla vetroresina, che permettesse di riciclare a fine vita il materiale in maniera efficiente. Siamo partiti da una nostra passione, le barche, che purtroppo al termine del loro utilizzo vengono spesso abbandonate, come si può vedere lungo le coste nelle zone vicino Monfalcone, Trieste o Genova.
Abbiamo costruito diversi prototipi: il primo una barca per bambini, il secondo una barca di sette metri e mezzo e l’ultimo una barca di nove metri, per dimostrare che queste barche sono un’alternativa vera a quelle tradizionali e possono essere utilizzate già nell’immediato.
Dopo aver vinto regate e premi internazionali con le nostre imbarcazioni, in questo momento stiamo lavorando per aprirci a nuovi mercati. La nostra soluzione può avere tantissime applicazioni, e l’intenzione è trovare conferme anche per altri campi oltre a quello navale. Pensiamo, ad esempio, a modelli per pale eoliche o strutture industriali.
Come è nata l’idea di NLComp?
L’idea è nata da un gruppo di tre ragazzi che navigano a vela per la stessa squadra da quando avevano nove anni. Andrea Paduano, in particolare, dopo essersi laureato in Ingegneria e aver conseguito un PhD, ha svolto ricerche in ambito universitario riguardanti materiali sostenibili. Al termine dei suoi studi gli ho proposto di creare una barca interamente sostenibile, e lui ha accettato la sfida. Dopo aver realizzato il concept abbiamo avuto la fortuna di trovare subito un investitore che ci ha garantito i fondi per creare il primo prototipo. Da lì, allargando il team e unendo le varie competenze, è partito tutto.
Qual è la sfida più grande che avete incontrato finora come start up?
Onestamente la sfida più difficile è stata quella di convincere i clienti, le aziende e il mercato in generale che il nostro materiale è una alternativa pronta per essere utilizzata e che c’è la necessità di un cambiamento in tempi brevi, altrimenti continueremo ad avere un grosso problema ambientale veramente incombente. Purtroppo, oggi la sostenibilità è quasi soltanto una moda, mentre bisogna farla diventare un qualcosa di concreto e tangibile. Non solo un trend del momento. La difficoltà più grande è far cambiare la mentalità alle persone.
Come è nata la vostra imbarcazione Eco-racer 30 e quali sono le sue caratteristiche peculiari?
L’Eco-racer 30 è una barca da regata, concepita da un progettista molto conosciuto in Italia, Matteo Polli. E’ la prima barca al mondo realizzata con resine termoplastiche e fibre naturali. Il prototipo iniziale l’abbiamo costruito in un garage, proprio come le startup “vecchia maniera”. E’ stato un lavoro molto impegnativo, ci abbiamo messo più di sei mesi tra stampi e composito per arrivare in fondo, ma poi le soddisfazioni ci hanno ripagato di tutte le fatiche. È stata la prima barca eco a vincere il campionato italiano, dimostrando che può tranquillamente competere con le tradizionali barche in vetroresina. In più, è stata premiata veramente in tutta Europa. Per fare degli esempi, abbiamo avuto grandi riconoscimenti dall’Olanda e dalla Germania, e questo ci fa ben sperare di poter arrivare all’attenzione del grande pubblico e a una grande crescita.
Di recente siete stati premiati al Salone Nautico di Genova che si è tenuto a settembre.
Abbiamo avuto la fortuna anche quest’anno di ricevere il “Design Innovation Award” al Salone Nautico di Genova. Diciamo che abbiamo una storia molto fortunata con il Salone Nautico. Alla nostra prima edizione, abbiamo ottenuto infatti un riconoscimento per il primo Dinghy per bambino che abbiamo costruito. Due anni fa, nel 2021, il nostro prototipo è stato premiato con un premio ulteriore. Quest’anno siamo tornati con una barca nuova, e abbiamo ricevuto un nuovo riconoscimento. Adesso ci auguriamo che anche l’industria inizi a interessarsi ai nuovi materiali e a una sostenibilità vera, che è la sfida più grande che ci troviamo ad affrontare.
In questo senso, come vedete il futuro di NLComp nella nautica sostenibile?
Abbiamo appena lanciato un brand chiamato “Eco Yachts”, che è il nostro verticale sulla nautica. Questo nuovo progetto è dedicato alla costruzione di barche riciclabili con la nostra tecnologia, e alla verifica dell’impatto di ogni imbarcazione. Le barche sono “climate neutral”, questo significa che misuriamo gli impatti in fase di produzione e li compensiamo. Questo crediamo sia un messaggio importante per tutta l’industria, e faremo il possibile per portare una transizione positiva nel nostro particolare settore.