La notte dei ricercatori vede ancora l’Italia protagonista con l’Enea in primo piano. A Roma e Portici si presentano i migliori progetti su clima, ambiente, alimentazione.
Ci siamo. Il 30 settembre torna la Notte Europea dei Ricercatori. Come avviene da 17 anni l’ultimo venerdì di settembre in tutta Europa si svolgono manifestazioni ed incontri dedicati alla ricerca scientifica. Milioni di persone partecipano agli eventi organizzati da Istituti ed Enti di ricerca. In Italia è ancora una volta l’Enea a presentare un ricco programma facendo affidamento sul progetto NET scieNcETogether . Un cluster che riunisce 11 tra i maggiori Enti di ricerca e Università.
La notte dei ricercatori osserva anche i ghiacciai
Dal cibo ai ghiacciai . Con la collaborazione del CNR venerdì 30 alle ore 20 ci sarà un collegamento in diretta con la stazione italo-francese Concordia in Antartide, dove da febbraio un gruppo di ricercatori e tecnici vive in completo isolamento. Infine, come nei convivia dell’antica Roma, sono stati organizzati anche “aperiscienza”al bar della Città dell’Altra Economia, per parlare di idrogeno, fusione nucleare, uso del suolo, economia circolare, in modo informale. Si sa che l’Enea per ognuno di questi settori ha ambiziosi progetti d ricerca.
L’Enea presenta i progetti per idrogeno e tetti fotovoltaici
Al Centro ENEA di Portici venerdì 30 dalle 15 alle 22 ci saranno esperimenti interattivi, percorsi espositivo-dimostrativi, un grande gioco dell’oca in scala umana, approfondimenti su energia e ambiente. In particolare, in virtù anche della crisi energetica, i ricercatori si soffermeranno sulla validità delle fonti alterative, dei tetti fotovoltaici, sulla necessità di cambiare stili di vita e consumi. L’evento europeo ha ormai stretto legami anche con il mondo dell’industria e della produzione. Gli esperimenti che vengono mostrati al pubblico spesso sono simulazioni di attività svolte in aziende. Le tematiche scelte rappresentano solo una parte dei lavoro che viene svolto nei laboratori. Dopo anni di sacrifici la spesa complessiva italiana nel 2021 ha segnato una risalita del 5,2% in più rispetto al 2020. Un provvedimento del governo Draghi ha dato la possibilità a 1700 ricercatori italiani emigrati all’estero di rientrare con i loro progetti.
Nunzio Ingiusto
Nato a Pomigliano d’Arco (Napoli) è laureato in Scienze Politiche. Giornalista, ha iniziato negli anni ’80. Ha scritto per l’Unità, Paese Sera, Il Mattino, Libero, Il Denaro, Specchio Economico, StartMAG e il Riformista. Nella lunga carriera si è occupato di Mezzogiorno, economia, energia, ambiente. É stato direttore di periodici locali ed account manager in Eni e Italgas SpA. Ha fatto parte di Comitati, Commissioni speciali ambiente ed energia. Già consigliere nazionale dell’Ordine dei Giornalisti e della Federazione Relazioni Pubbliche (Ferpi) è membro della Federazione Italiana Media Ambientali ( FIMA) e della Free Lance International Press (Flip). E’ autore del libro “Mezzogiorno in bianco e nero “ (Ed. Orizzonti Meridionali). Ha vinto il Premio giornalistico “Calabria ‘79”. Scrive per FIRSTonline, Italia Notizie24, EspressoSud.