La startup londinese Notpla ha creato un’alternativa alla plastica usando le alghe, producendo un nuovo materiale biodegradabile e persino commestibile. Ora si spera che questo possa contribuire a diminuire, almeno in parte, i 300 milioni di tonnellate di rifiuti di plastica che gli esseri umani generano ogni anno.
L’involucro di plastica naturale di Notpla è biodegradabile entro quattro-sei settimane, afferma l’azienda, rispetto alle diverse centinaia di anni necessari a smaltire la plastica sintetica.
Tutto è cominciato con una “bolla” di acqua da bere
Notpla è diventata famosa cinque anni fa inventando veri e propri “baccelli d’acqua”, commestibili, che si ingoiavano dopo l’uso. Fecero furore tra i corridori alla maratona di Londra e ad altri eventi. Oggi l’azienda sta esplorando altri utilizzi per questa nuova tecnologia. Da considerare che le alghe sono anche più ecologiche delle alternative a base di amido, poiché non hanno bisogno di terra o tempo per crescere.
“È una delle risorse più abbondanti che possediamo”, ha detto il cofondatore di Notpla, Rodrigo Garcia. “Una delle alghe che utilizziamo cresce fino a 1 metro al giorno. Riuscite a immaginare qualcosa che cresce così velocemente? Non avete bisogno di fertilizzanti, non avete bisogno di aggiungere acqua, ed è una risorsa che abbiamo utilizzato per molto tempo.“
Entro fine anno Notpla lancerà una nuova linea di contenitori per alimenti usa e getta privi di sostanze chimiche sintetiche, ricoperti da un rivestimento impermeabile e antiolio.
I fondatori di Notpla vedono l’uso della plastica come una dipendenza difficile da eradicare. Stanno lavorando a nuove confezioni per cibo e bevande, oltre a vestiti e viti per mobili pronti per il montaggio, sperando che la mentalità ormai fortemente radicata nella maggior parte dei consumatori possa cambiare.
Per saperne di più visita il sito internet:
https://www.notpla.com/