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Le Olimpiadi più sostenibili di sempre. È questo uno degli obiettivi con i quali Parigi si è aggiudicata le Olimpiadi 2024 e che è diventato un mantra per l’organizzazione. Uso di energia rinnovabile, materiali riciclati e naturali, trasporti e cibo sostenibili. Diversity e inclusion e rispetto dei lavoratori. Non è stato trascurato alcun aspetto nel programma di questi giochi che si propongono di essere rispettosi dell’Accordo di Parigi e di seguire standard internazionali come i GRI (Global Reporting Initiative) e ISO 20121, per la gestione sostenibile degli eventi.

Giochi green e responsabili, senza rinunciare allo spettacolo e alla grandeur ma attenti agli impatti. Un modo per rendere sostenibile anche economicamente l’evento per il quale è prevista una spesa di circa 10 miliardi a fronte dei 50 miliardi pagati dalla Russia per Soci 2014 o dei 41 sborsati dalla Cina per Pechino 2008. E’ prevista la presenza di 11.000 atleti per le 306 gare nelle 39 discipline in programma, alcune nuove come la break dance.

Come le Olimpiadi 2024 puntano limitare l’impatto ambientale
Sin dalla sua candidatura, Parigi 2024 ha dichiarato la convinzione che i grandi eventi sportivi debbano assumersi le proprie responsabilità nei confronti del cambiamento climatico.

Ridurre la Carbon footprint 
Parigi 2024 ha un obiettivo climatico ambizioso: dimezzare le emissioni di carbonio dei Giochi rispetto alla media di Londra 2012 e Rio 2016, pari a 3,5 milioni di tonnellate di CO2. L’obiettivo di 1,58 milioni di tonnellate di CO2 (meno di Tokyo 2021 che ne produsse 1,9 milioni, nonostante praticamente a porte chiuse per il Covid) include tutte le emissioni legate ai giochi sia dirette sia indirette (scope 3), inclusi i viaggi degli spettatori.

L’aspetto interessante è che per centrare questo goal, il Comitato organizzatore ha adottato un nuovo approccio e cioè quello di non limitarsi a misurare ex post le emissioni realizzate, ma di adottare una strategia climatica ben definita ex ante, che coinvolge tutti gli aspetti più importanti per la decarbonizzazione. Si va quindi dall’evitare la costruzione di nuovi edifici, ai trasporti, al consumo di energia rinnovabile. Per quelle emissioni che non potranno essere evitate, Parigi 2024 finanzierà quattro progetti forestali in Francia attraverso il Low Carbon Label e altri progetti internazionali in cinque continenti e basati su elevati standard di affidabilità.

Ma le Olimpiadi di Parigi saranno carbon neutral? 
Alcuni osservatori hanno notato come il Comitato organizzativo abbia smesso a un certo punto di utilizzare l’espressione “Giochi a zero emissioni di carbonio”. In realtà, come spiega una nota ufficiale, il cambio di espressione è dovuto a una più rigorosa interpretazione del concetto di “neutralità carbonica” – ovvero non emettere più emissioni di quelle che il pianeta o un territorio possono assorbire – può essere applicata solo su scala globale o territoriale.

Parigi 2024 si è posta l’obiettivo di dimezzare le emissioni di CO2 legate agli eventi, intervenendo in tutte le aree dell’organizzazione. Per quelle emissioni che non possono essere evitate, il Comitato Organizzatore ha scelto di finanziare progetti che aiuteranno a combattere il riscaldamento globale. Per questo, Parigi 2024 non utilizza più l’espressione Giochi “a zero emissioni di carbonio”, senza avere abbassato le proprie ambizioni in questo ambito.

Costruire meno e costruire meglio
La costruzione del Villaggio olimpico e delle infrastrutture legate alla competizione sono uno degli ambiti di maggiore creazione di CO2, per questo è stata posta elevata attenzione agli standard di ecosostenibilità. Parigi 2024 ha scelto di utilizzare per il 95% costruzioni già esistenti o di creare strutture temporanee a cui dare una seconda vita.

Il Centro Acquatico di St. Denis è l’unico edificio costruito espressamente per le gare con avanzati criteri ambientali e sarà poi lasciato al quartiere come infrastruttura sportiva. Dal punto di vista strutturale l’Acquatic Centre, realizzato con materiali di origine biologica, presenta un innovativo tetto curvato che permette l’installazione di una maggiore superficie di pannelli solari (5.000 m2) in grado di provvedere ad almeno il 20% del fabbisogno di energia dell’edificio. Inoltre, proprio la forma concava del tetto riduce del 30% il volume di aria da scaldare incrementando l’efficienza. Le piscine sono scaldate recuperando il calore di un vicino data center, grazie a una caldaia digitale.

Villaggio Olimpico di Parigi 2024 rappresenta un nuovo esempio di progettazione di nuovi quartieri sostenibile e integrata nella realtà urbana dove rappresenta un progetto di riqualificazione di una zona degradata, ex sito industriale, destinato a rimanere in dotazione della popolazione locale. Gli edifici di otto piani sono stati costruiti in legno e calcestruzzo a basse emissioni che garantisce un livello di CO2 inferiore del 30% in fase di costruzione rispetto a livelli standard. Gli edifici sono dotati di pannelli solari sul tetto e non hanno condizionatori, ma il raffreddamento degli ambienti viene garantiti da un moderno impianto ad acqua molto fredda che circola nella struttura.

Una soluzione che ha fatto storcere il naso a qualche delegazione che ha preferito portarsi dei condizionatori postatili. Hanno suscitato stupore anche i letti in cartone, che in realtà sono solidi e comodi. Il progetto, dal valore di circa due miliardi di cui il 25% finanziato con fondi pubblici, prevede la creazione di 2.500 nuove abitazioni, un hotel, uno studentato, il tutto immerso in 10 ettari di verde e con la presenza di uffici, servizi urbani e negozi di quartiere. Tutto il contrario di una cattedrale nel deserto costruita solo per un evento dalla durata di un mese e avulsa dalla realtà di quartiere. Le case, alla fine dei giochi, saranno messe a disposizione di 6.000 nuovi inquilini e 6.000 lavoratori.

Puntare sulla circolarità
L’approccio adottato è quello “zero rifiuti in discarica” e di dare una seconda vita agli oggetti utilizzati. Nella scelta degli arredi, in particolare, c’è stata una maniacale attenzione alla scelta dei materiali. È stata condotta un’analisi della footprint su circa sei milioni di oggetti, riuscendo a ridurre il numero di quelli utilizzati e a dare una seconda vita a circa il 90%. Oltre ai letti in cartone che a fine Giochi verranno donati alle associazioni dei senza tetto parigini.

Senza dimenticare che la maggior parte degli arredi, dalle sedie alle panche ai tabelloni ed armadietti, cos’ come le attrezzature sportive, cartelloni e dispositivi elettronici, sono stati affittati per l’evento.

Tra i diversi esempi di applicazione della circolarità nelle strutture dei Giochi, c’è la nuova pista di atletica viola dello Stade de France, che è eco-progettata utilizzando gomma e oltre il 50% di materiali riciclati per ridurre la quantità di materiale proveniente da fonti fossili. Inoltre i 7.800 posti a sedere della tribuna sono realizzati con 70 tonnellate di rifiuti di plastica raccolti localmente e riciclati e i 7.000 volani da badminton utilizzati durante i Giochi verranno raccolti e trasformati in mobili da un’azienda francese.

Anche diversi mobili del Villaggio sono realizzati con materiali riciclati o riutilizzati: pouf realizzati con tessuto di paracadute, tavoli composti al 90% da volani da badminton riciclati, sedie e divani realizzati con barriere di sicurezza, sedili, oltre ai già menzionati letti in cartone.

Utilizzare energia rinnovabile
Pannelli solari, energia geotermica e non solo. Il tutto per raggiungere l’obiettivo del 100% di rinnovabili per fornire l’energia per i Giochi. Evitato quasi totalmente l’utilizzo dei ben noti generatori a combustibili fossili spesso impiegati nei diversi tipi di eventi, al contrario in questo caso le diverse sedi sono state collegate alla rete pubblica.

Cibo a chilometro zero e vegetale
I 13 milioni di pasti che saranno serviti durante i giochi saranno prevalentemente di origine vegetale e per l’80% cucinati con alimenti di provenienza francese, di prossimità e di stagione, provenienti da partner e produttori locali. L’obiettivo è ridurre al minimo lo spreco di cibo e i rifiuti durante l’evento. Il 100% dei pasti serviti al sito de la Concorde sarà vegetariano. L’80% dei rifiuti alimentari è compostabile.

Acqua
Altro elemento importante per la sostenibilità dell’evento è l’acqua a cominciare da quella della Senna per la quale sono stati investiti 1,4 miliardi di euro per renderla balneabile e utilizzarla per alcune gare. Un esperimento riuscito a metà perché, dopo la nuotata inaugurale della sindaca di Parigi Anne Hildago, non ha passato le verifiche di salubrità gli atleti che dovevano affrontare la prova di triatlon.

Nei siti delle gare sarà vietata la plastica monouso ma saranno disponibili delle fontanelle con acqua potabile gratuita per riempire le borracce. Coca-Cola installerà 700 fontane di acqua e soda in tutti i siti di Parigi 2024.

Nel complesso è prevista la riduzione del 50% della plastica monouso.

A Marsiglia, dove si terranno le gare di vela verranno utilizzate 21 boe geostazionarie che non necessitano di ancoraggio per proteggere la Posidonia.

Trasporti
Biciclette, auto elettriche e trasporto pubblico. Sono questi i pilastri della strategia per la mobilità sostenibile dei Giochi di Parigi 2024. Per gli spostamenti sulle due ruote sono stati realizzati 60 km di piste ciclabili con la creazione di 10.000 parcheggi per le biciclette.

Il 100% dei siti sarà raggiungibile con i mezzi pubblici che saranno gratuiti per i possessori dei biglietti. Mezzi elettrici o comunque ibridi saranno a disposizione per gli spostamenti degli atleti e dello staff.

L’unico neo sono i trasporti aerei previsti per i 15 milioni di visitatori, di cui circa 2 milioni provenienti dall’estero.

L’Italia pianterà una albero per ogni medaglia
Coni e il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (Mase) hanno siglato un accordo affinché tutti i medagliati azzurri ricevano, durante la premiazione a Casa Italia, un attestato di “Ambasciatore dell’Ambiente” e un albero che sarà piantato nel comune di appartenenza dell’atleta

Come le Olimpiadi 2024 vogliono raggiungere un impatto sociale positivo
Giochi 
I Giochi da sempre sono simbolo dell’unione e della pace tra le persone e del rispetto dell’avversario. Temi molto sentiti in un periodo drammaticamente segnato da più fronti di guerra come l’attuale. In questo senso Parigi 2024 si distingue perché ospiterà 207 Paesi, un numero superiore a quelli membri dell’Onu e che include il Team degli Atleti Rifugiati. Un’iniziativa per la quale è stato premiato l’artefice dell’iniziativa, l’italiano Filippo Grandi, che era Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati. La sola idea di potere partecipare alle Olimpiadi rappresenta un simbolo di speranza e ispirazione per i rifugiati di tutto il mondo. La squadra riunisce gli atleti provenienti da Paesi in guerra o con difficili situazioni politico-sociali come per esempio Repubblica Democratica del Congo, Eritrea, Etiopia, Sudan, Sud Sudan, Siria, Iran, Camerun, Afghanistan, Cuba e Venezuela.

Sport 
Quasi un adulto su due in Francia afferma di non svolgere attività fisica di alcun tipo: il 40% della popolazione francese si dichiara sedentario. Gli adolescenti, in particolare, si sono classificati al 119° posto su 146 paesi in uno studio condotto dall’OMS sullo sport e l’attività fisica nel 2019. Inoltre, il 40 percento dei bambini piccoli passa più di tre ore al giorno seduto davanti a uno schermo. Sono questi i non lusinghieri dati del rapporto tra i francesi e lo sport dai quali sono partiti gli organizzatori per lanciare una campagna a favore dell’attività sportiva  a partire dal coinvolgimento dei Giochi. Sport che è positivo non solo per gli aspetti fisici, ma anche per i benefici sui giovani in termini di aumento dell’inclusione e della coesione sociale.

Lavoratori
Per Parigi si stima saranno creati 180.000 posti di lavoro e vi sarà un incremento del pil nel periodo dell’evento dello 0,5%.

Il 19 giugno 2019 sindacati e le imprese che lavorano per i Giochi hanno firmato un accordo che garantisce un approccio responsabile e sostenibile verso i Giochi.

I 16 punti della carta puntano a promuovere condizioni lavorative dignitose e incoraggiano l’integrazione occupazionale dei gruppi sociali più vulnerabili e si assicurano che le aziende e i rappresentanti dell’economia solidale possano aggiudicarsi progetti e appalti. In particolare il documento firmato punta a prevenire forme di discriminazione per l’accesso al lavoro; garantire la salute e la sicurezza dei lavoratori; sviluppare processi formativi; prestare un’attenzione ai lavoratori distaccati.

I cittadini di Parigi
La dimensione sociale rappresenta un aspetto importante dei Giochi anche per l’impatto sulla popolazione. Basti pensare all’importanza di una buona gestione post evento dell’aperture del Villaggio olimpico agli abitanti della Saint-Denis, Saint-Ouen-sur-Seine e Île-Saint-Denis, periferie con alti tassi di immigrati, disoccupati e criminalità e dove le case popolari rappresentano il 40% delle abitazioni. L’investimento olimpico promette di destinare il 25% delle unità abitative a fasce deboli e a studenti.

Gender equality
Pierre de Coubertin, il celebrato padre delle Olimpiadi moderne non vedeva di buon occhio la presenza delle donne alle Olimpiadi e considerava la loro partecipazione in quanto “impraticabile, non interessante e antiestetica”. Le donne, infatti, furono escluse dalla prima edizione del 1896. Le prime apparizioni, uno sparuto gruppo di 22 atlete, fece la propria comparsa proprio a Parigi nel 1900. I Giochi di Parigi del 2024, invece, ospiteranno 10.500 atlete, lo stesso numero degli uomini.

Com’è strutturata la governance della sostenibilità alle Olimpiadi 2024
Chi è Georgina Grenon a capo del piano di sostenibilità
E’ dal 2018 che Georgina Grenon, Direttore dell’eccellenza ambientale dei Giochi Olimpici, è impegnata full time a stendere il piano operativo per raggiungere l’obiettivo di realizzare i giochi olimpici più sostenibili di sempre. Francese, di origini italiane, cresciuta in Argentina, dopo la laurea in ingegneria ambientale e il master all’Insead (Dean’s list 99) ha maturato una lunga esperienza sul campo non solo nel settore privato come consulente o direttore new business di Engie, ma anche alla IEA. La decisione di occuparsi di sostenibilità? Dopo la nascita della figlia per lasciarle un mondo migliore.

Report e metodo
Dal 2021 il Comitato pubblica un Report di sostenibilità per monitorare l’andamento dei diversi obiettivi. Il Report 2023 è basato sui principi pubblicato nel luglio 2023 dall’OECD sulla sostenibilità degli eventi culturali, d’affari e sportivi. Il metodo di lavoro ha previsto il costante confronto con una vasta pluralità di stakeholder, da quelli istituzionali, alla società civile, alle ong, ai cittadini.

Nel complesso sono monitorati circa 10 mila data point.

Legacy
Oltre all’eredità positiva per la città di Parigi il Comitati si propone con il proprio lavoro e il proprio metodo di stabilire un nuovo standard per gli eventi sportivi sostenibili. Non a caso sono state rilasciate diverse guide e strumenti per potere utilizzare dei criteri consolidati per i prossimi appuntamenti con le gare sportive.

Education e comunicazione
Il Comitato organizzatore ha lanciato una campagna di marketing unica nel suo genere, pensata per sensibilizzare e coinvolgere il pubblico rispetto al valore dei comportamenti individuali. Il successo sostenibile di un’iniziativa diffusa in citta come le Olimpiadi di Parigi 2024 è infatti in buona parte nelle mani dei 15 milioni di spettatori che devono condividere i messaggi e gli stili di consumo proposti. Per questo è necessario un salto culturale che sarà supportato da un’importante campagna di comunicazione per spingere parigini e non a compiere eco-gesti.

Anche le medaglie di Parigi 2024 sono sostenibili
Oro, argento e bronzo di cui sono costituite le medaglie provengono da metalli riciclati 100% in Francia. Al centro delle medaglie si trova un esagono realizzato con una parte della Torre Eiffel proveniente da parti eliminate durante la manutenzione.

Fonte: https://esgnews.it/social/olimpiadi-di-parigi-2024-ecco-come-puntano-a-essere-le-piu-sostenibili-della-storia/