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Un’ondata di calore eccezionale sta attanagliando l’India, con temperature che hanno raggiunto i 47,8 °C a nuova Delhi, la più alta mai registrata nel paese. L’afa torrida, con la temperatura percepita che sfiora i 55°C, ha costretto le autorità a chiudere le scuole e ha fatto temere per la salute di studenti e lavoratori. Questa misura è stata adottata anche in altri stati, come Haryana, Madhya Pradesh, Punjab e Rajasthan.

Il Dipartimento meteorologico indiano (IMD) ha infatti emesso un’allerta rossa per Nuova Delhi e gli stati settentrionali, dove le temperature oscillano tra i 43 e i 46 gradi. 

Questa ondata di calore ha coinciso con le elezioni generali in India, iniziate il 19 aprile e terminate il 1° giugno. Il caldo torrido ha minacciato di ridurre significativamente l’affluenza alle urne, soprattutto nelle aree densamente popolate. La Commissione Elettorale ha quindi istituito una task force per gestire l’impatto del calore durante il processo elettorale, per evitare che le alte temperature potessero ostacolare la partecipazione.

Gli effetti delle alte temperature non si sono limitati solo alla capitale. In Maharashtra, 13 persone sono morte e otto sono state ospedalizzate a causa di un colpo di sole dopo un evento all’aperto. Una tragedia che evidenzia i pericoli immediati associati alle ondate di calore estreme e dei cambiamenti climatici. 

Nel frattempo, il sud dell’India sta affrontando un problema opposto ma altrettanto devastante: piogge torrenziali stanno causando inondazioni in Tamil Nadu e Kerala. Un contrasto estremo che mette in evidenza la vulnerabilità dell’India ai cambiamenti climatici, con conseguenze devastanti sia sulla salute pubblica che sull’economia.

Secondo uno studio del 2021, oltre 17.000 persone sono morte negli ultimi 50 anni in India a causa delle temperature estreme. Questi eventi meteorologici estremi hanno un impatto diretto sulla salute della popolazione, in particolare per neonati, anziani e malati cronici. L’IMD continua a monitorare la situazione, sottolineando l’importanza di adottare misure di protezione personale, come evitare di uscire durante le ore più calde e mantenersi idratati.

L’ondata di calore attuale, purtroppo, non è un fenomeno isolato: anche altri paesi del Sud-Est asiatico stanno affrontando temperature estreme. A Dhaka, in Bangladesh, si sono registrati i valori più alti degli ultimi 50 anni, causando il deterioramento dell’asfalto stradale. In Thailandia, le temperature hanno superato i 45 gradi, con previsioni di picchi superiori ai 50 gradi a Bangkok.

La crisi climatica globale rende sempre più frequenti e intense queste ondate di calore, evidenziando l’urgenza di adottare strategie di mitigazione e adattamento per proteggere le popolazioni più vulnerabili e garantire la salute pubblica.