Dopo anni di trattative, gli Stati membri delle Nazioni Unite hanno raggiunto un accordo sulla protezione dell’Alto mare, tesoro fragile e vitale che copre quasi la metà del pianeta.
Si tratta dell’area di mare al di là della Zona Economica Esclusiva (ZEE) nazionale, oltre le 200 miglia dalla costa, e occupa circa due terzi dell’oceano, ovvero metà del pianeta. Queste zone ospitano una impressionante varietà di specie marine e svolgono un ruolo essenziale nel sostenere la biodiversità dell’ecosistema marino, ma negli ultimi decenni sono diventate sempre più vulnerabili. Alcuni degli ecosistemi più importanti del pianeta sono a rischio, con conseguente perdita di biodiversità e habitat. Secondo le stime, tra il 10% e il 15% delle specie marine è già a rischio estinzione.
In queste zone tutti gli Stati hanno diritto di pescare, navigare e fare ricerca, ma con questo nuovo accordo tutti i membri dell’Onu si assumono la responsabilità di proteggerlo e di assicurarsi di una gestione sostenibile delle risorse.