I cinque passi sui quali si focalizza il documento “5-step Starting Guide per la transizione delle PMI verso la sostenibilità”, pubblicato da Accountancy Europe, l’associazione che riunisce le professioni economico-contabili europee e di cui il CNDCEC è membro sono: rivolgersi a esperti, colleghi, punti di informazione e altri stakeholder (fonti di informazioni per la transizione già disponibili nel sistema, alcune delle quali indicate nel documento); riflettere sulla visione del futuro dell’azienda; mappare e attribuire priorità alle informazioni di sostenibilità; analizzare, stabilire le priorità e raggiungere la catena del valore più prossima (elemento cruciale nello sviluppo normativo della sustainability disclosure); sviluppare obiettivi e misure della trasformazione.
Durante il Congresso Nazionale dei Commercialisti, in corso di svolgimento a Torino, è stato presentato il documento “5-step Starting Guide per la transizione delle PMI verso la sostenibilità”, pubblicato da Accountancy Europe, l’associazione che riunisce le professioni economico-contabili europee e di cui il CNDCEC è membro.
Sono cinque i passi iniziali che le piccole e medie imprese (PMI) potrebbero già muovere per intraprendere il proprio viaggio verso la sostenibilità.
Le PMI si trovano ad affrontare crescenti pressioni normative e aspettative sociali per rendere la propria attività più sostenibile dal punto di vista ambientale e sociale, ma, allo stesso tempo, la green finance e la soddisfazione delle richieste dei consumatori possono tradursi in nuove prospettive e opportunità economiche.
I cinque step sui quali si focalizza il documento sono:
1) rivolgersi a esperti, colleghi, punti di informazione e altri stakeholder (fonti di informazioni per la transizione già disponibili nel sistema, alcune delle quali indicate nel documento):
le PMI europee non sono sole quando iniziano a pianificare la transizione verso la sostenibilità. La maggior parte di esse, infatti, può contare sul supporto di diversi soggetti, tra i quali i professionisti che già forniscono loro consulenza, in grado di aiutarle con informazioni importanti per pianificare e attuare un processo di transizione;
2) riflettere sulla visione del futuro dell’azienda:
l’imprenditore dovrebbe sviluppare una visione ad ampio spettro e di lungo termine dell’attività della propria azienda, combinando la sostenibilità con gli aspetti economico-finanziari “convenzionali”. Scopo di tale riflessione è la predisposizione di un documento che delinei: i temi ambientali, sociali e di governance (ESG) più rilevanti, considerando il settore economico e il modello di business specifici dell’azienda; le modalità con cui intende progredire sui temi ESG individuati; i rischi e le opportunità dell’attività aziendale connessi alle variabili ESG identificate;
3) mappare e attribuire priorità alle informazioni di sostenibilità:
la PMI può mappare le informazioni sulla sostenibilità già in suo possesso. Tra gli elementi informativi di base si possono includere: consumo di acqua, gas ed elettricità; materiale usato per prodotti e packaging; uso dei veicoli; gestione dei rifiuti e riciclo; diversità di genere; incidenti sul lavoro; politiche di remunerazione; struttura e leadership; adeguamento al GDPR. Questa attività consente alla PMI di identificare quali informazioni manchino e di attivarsi per strutturare sistemi e strumenti interni che consentano regolarmente la raccolta e il monitoraggio di quelle informazioni;
4) analizzare, stabilire le priorità e raggiungere la catena del valore più prossima (elemento cruciale nello sviluppo normativo della sustainability disclosure):
conoscere la catena del valore in cui opera consente alla PMI di individuare e mitigare i potenziali rischi della catena di fornitura, fornendo un quadro complessivo degli impatti dell’azienda sulla sostenibilità;
5. sviluppare obiettivi e misure della trasformazione:
altro passo fondamentale è sviluppare obiettivi realistici e key performance indicator (KPI) per rilevare la sostenibilità dell’azienda e monitorare il progresso nel perseguire tali indicatori.
Ciò che risulta davvero importante è, comunque, iniziare, anche con attività molto semplici – come utilizzare lampade più efficienti sotto il profilo energetico, ridurre il consumo di carta e acqua, effettuare sondaggi sulla soddisfazione dei dipendenti e riesaminare la struttura decisionale – ma che, alla fine, possano tradursi nell’effettiva riprogettazione di un prodotto o di un processo.
di Redazione IPSOA Quotidiano
Fonte: https://www.ipsoa.it/documents/quotidiano/2023/10/19/pmi-cinque-step-transizione-sostenibilita