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Il Parco Nazionale dell’Alta Murgia nella rosa dei parchi più virtuosi in Italia per la tutela della biodiversità. Il riconoscimento viene dal Ministero della Transizione ecologica per il progetto che ha messo a punto un sistema di valutazione e raccolta dati sulla presenza degli impollinatori selvatici, “Alta Murgia: un Parco per api e farfalle”, progetto realizzato con la collaborazione della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile e il Dipartimento di biologia dell’ Università di Firenze.

Il Mite, ha attribuito il riconoscimento all’ente per la strategia di salvaguardia degli insetti impollinatori, le cui azioni hanno rispettato – in modo puntuale malgrado la pandemia – le indicazioni fornite dall’ISPRA e dall’Università di Torino, inquadrate nelle Direttive ministeriali 2019 e 2020.

Il progetto “Alta Murgia: un Parco per api e farfalle” punta a migliorare la conoscenza degli impollinatori selvatici e il loro stato di conservazione, con interventi di riqualificazione ambientale e pratiche di gestione sostenibile delle aree forestali e agricole. Il progetto, partito nel 2020, ha realizzato finora una check list delle specie presenti, con particolare attenzione a quelle incluse nella Direttiva Habitat o in stato di conservazione sfavorevole secondo quanto riportato nella Lista Rossa Nazionale della IUCN. Le indagini sul territorio del Parco – coordinate dalla Fondazione – hanno rilevato finora la presenza di ben 107 specie di apoidei (api e bombi) appartenenti a 23 generi (il 9,37% delle specie segnalate in Italia) e di 81 specie di Lepidotteri Ropaloceri (farfalle diurne).

Le attività di ricerca sono affiancate da iniziative di comunicazione che hanno visto il coinvolgimento di agricoltori,  cittadini, scuole e turisti

La tutela degli insetti impollinatori non è importante solo per il mantenimento di adeguati livelli di biodiversità – così come previsto dalla nuova Strategia Europea per la Biodiversità 2030 – ma anche per le drammatiche conseguenze sulla disponibilità di cibo sano e di qualità: il 76% della produzione alimentare europea dipende, infatti, dall’impollinazione degli Apoidei, con un valore economico stimato di 14,2 miliardi di euro all’anno.

Insieme al Parco dell’Alta Murgia sono stati premiati  il Parco dell’Arcipelago Toscano, il Parco del Cilento e il Parco del Gran Sasso e Monti della Laga. Il riconoscimento consiste in un premio di oltre 25mila euro destinato alle attività di formazione del personale.