Categorie: Editorial
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Il Venezuela ha raggiunto un triste primato: è il primo Parse in epoca moderna a perdere tutti i suoi ghiacciai. L’ultimo ghiacciaio rimasto, La Corona, conosciuto anche come ghiacciaio di Humboldt, situato nel Parco Nazionale della Sierra Nevada a quasi 5.000 metri sul livello del mare, si è ridotto a tal punto da essere riclassificato come nevaio, non possedendo più le caratteristiche di un ghiacciaio. La superficie si è infatti ridotta di almeno 2 ettari, senza più accumulo né movimento verso valle, rendendolo un simbolo delle drammatiche trasformazioni della criosfera globale. Gli scienziati avevano previsto che il ghiacciaio potesse scomparire entro vent’anni già nel 2019, ma le dimensioni attuali indicano che la situazione è precipitata più rapidamente del previsto. 

Nel corso dell’ultimo secolo, il Venezuela ha visto scomparire almeno cinque ghiacciai, con una riduzione del 98% della superficie glaciale tra il 1952 e il 2019. Questi dati sono emblematici dei cambiamenti climatici in corso ed evidenziano l’impatto devastante del riscaldamento globale sulle regioni andine.

Il Venezuela, come sottolinea Luis Daniel Llambi, ecologista dell’Università delle Ande, rappresenta un triste presagio per l’intera catena delle Ande, dove i ghiacciai si stanno ritirando a un ritmo allarmante. 

Tuttavia, la scomparsa del ghiacciaio La Corona non è solo un simbolo locale, ma un triste fenomeno con implicazioni globali. Gli scienziati stimano che entro il 2050 scompariranno tutti i ghiacciai alpini sotto i 3.500 metri. Questa perdita avrà conseguenze drammatiche sugli ecosistemi montani, sulla disponibilità di acqua e sulle comunità che ne dipendono. 

Caroline Clason, glaciologa, ha affermato che la scomparsa del ghiacciaio La Corona rappresenta la perdita di innumerevoli servizi ecosistemici, dagli habitat per i microrganismi agli ambienti di elevato valore culturale. Llambi ha aggiunto che l’impatto più grande è culturale, poiché i ghiacciai sono parte integrante dell’identità di un Paese e delle sue attività legate alla montagna, incluso il turismo.

Il Venezuela rappresenta un monito per il resto del mondo: l’urgenza di azioni concrete contro il riscaldamento globale è evidente, e il tempo per agire si sta rapidamente esaurendo. Maximiliano Bezada, ricercatore geologico presso l’Università del Minnesota, ha sottolineato che la scomparsa dei ghiacciai nelle zone intertropicali è quasi completa al di sotto dei 5.000 metri.

Questa tragica realtà deve spingere la comunità internazionale a intensificare le politiche climatiche. I ghiacciai non sono solo paesaggi montani, ma ecosistemi vitali, riserve idriche essenziali e parte fondamentale della cultura di un Paese. La crisi climatica accelera, ma le azioni politiche sembrano non tenere il passo, rendendo sempre più urgente un cambiamento deciso e immediato.