L’S-Assessment si basa sul Manifesto etico ReWriters, a sua volta ispirato al framework dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite, sul quale vigila un Comitato scientifico di grande autorevolezza
Nasce il primo strumento italiano per misurare scientificamente la sostenibilità sociale delle aziende e valutare l’impegno che il sistema imprenditoriale, e non solo, sta mettendo o può mettere in campo per contribuire al raggiungimento degli Obiettivi dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile in una delle tre aree prioritarie – la dimensione sociale, che affianca ambiente e governance – riassunte nell’acronimo inglese Esg (environment, social, governance).
Si chiama S-Assessment, lo ha realizzato ReWorld, start up innovativa a vocazione sociale fondata dalla scrittrice, giornalista e operatrice culturale Eugenia Romanelli, e sarà presentato a Roma il 13 ottobre prossimo nell’ambito del ReWriters fest., il primo festival italiano dedicato alla sostenibilità sociale, giunto alla sua terza edizione ed espressione del movimento culturale che riunisce i/le ReWriters, riscrittori e riscrittrici dell’immaginario contemporaneo. I criteri su cui è impostata la valutazione sono stati calibrati con il Diag, Dipartimento di Ingegneria informatica, ambientale e gestionale della Sapienza Università di Roma grazie a un progetto di ricerca finanziato da ReWorld, insieme a Eikon Strategic Consulting, Società Benefit e leader italiana nella misurazione dei media e delle percezioni sociali. L’S-Assessment si basa sul Manifesto etico ReWriters, a sua volta ispirato al framework dell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite, sul quale vigila un Comitato scientifico di grande autorevolezza, che conta tra i suoi componenti lo psicoanalista Massimo Recalcati e la bioeticista Luisella Battaglia, presidente dell’Istituto Italiano di Bioetica e componente del Comitato nazionale per la bioetica.