Gruppo Danieli si distingue da sempre per il suo impegno a favore del territorio: dai programmi di welfare alle iniziative per i giovani e le famiglie. L’azienda ha fatto da apripista in Friuli in molte occasioni nell’ambito della sostenibilità sociale.
La sostenibilità sociale, intesa come quella componente fondamentale di uno sviluppo sostenibile che vuole tenere insieme ambiente, economia e società, è un tema sempre più ricorrente nei contesti aziendali. In termini pratici, incarna quel profondo legame che unisce le imprese e i territori. Ci sono realtà che, ancora prima che divenisse di uso comune tale etichetta, sentivano propria la responsabilità di contribuire allo sviluppo dei luoghi che le ospitano e delle comunità che vi abitano. Tra queste, Gruppo Danieli ha fatto spesso da apripista con programmi di welfare e altre iniziative rivolte ai dipendenti, e non solo. Il leader siderurgico è stato tra i primi ad aprire un asilo nido aziendale così da andare incontro alle esigenze dei genitori lavoratori e mettere i propri collaboratori nelle condizioni di potersi costruire una famiglia. Da un lato le famiglie, dall’altro i giovani: il Presidente GianpietroBenedetti, scomparso la scorsa primavera, sapeva bene che questi sono i pilastri della società, presente e futura. “Parlando di sostenibilità sociale – racconta Paola Perabò, Responsabile del polo 0-13 dell’Academy Danieli – il Presidente Benedetti sollevava a ogni presentazione del bilancio il tema della natalità e del come sostenere le famiglie. Nel 2007 ci siamo dati una prima risposta e abbiamo deciso di aprire il nostro asilo nido. Allora ce n’erano pochi. Soprattutto non avevano orari che rispondessero alle esigenze di genitori lavoratori. Dopo aver stilato il progetto pedagogico, nel 2009 siamo partiti”.
Nel tempo, l’impegno di Gruppo Danieli per il territorio e i giovani non si è mai fermato. Nel giro di dieci anni, la società ha affiancato al nido anche la scuola dell’infanzia, la primaria e la secondaria di secondo grado, oltre a rafforzare i rapporti di collaborazione con l’istituto Malignani, “la fabbrica dei tecnici” dell’industria friulana. Nel 2010 ha poi dato vita al Mits, l’istituto tecnico superiore specializzato nelle discipline meccatroniche e robotiche, tanto ricercate dalle aziende, dove oggi circa 350 studenti sono impegnati in un biennio all’insegna dell’apprendimento learning by doing. Con l’Its, in particolare, il Gruppo dà quindi nuova linfa alla sostenibilità sociale, rendendo possibile alle imprese rispondere ai propri fabbisogni e alle persone trovare un lavoro che sia al contempo appagante e ben remunerato. Per formare i professionisti di domani, dato il decrescente numero di giovani in Italia, Gruppo Danieli e il Mits si sono spinti fino oltre il confine. Grazie al supporto dei Salesiani, decine di ragazzi del Cairo, in Egitto, vengono a studiare proprio in Friuli dopo aver concluso le scuole superiori, per poi essere inseriti nelle aziende del territorio. Questi ragazzi, che riportano percentuali di collocamento al 90% a un anno, sono stati definiti da Paola Perabò un patrimonio “non solo per Danieli ma per tutto il tessuto produttivo del Friuli”.
di gpnewsoffice