Tempo di lettura: 3 minutiPiù di cento cani da ricerca e migliaia di soccorritori da tutto il mondo sono già nelle zone colpite dal terremoto in Turchia e Siria e altri sono in viaggio. In totale, i Paesi europei hanno offerto finora 1.185 soccorritori e 79 cani da ricerca per aiutare nelle operazioni di ricerca e salvataggio dopo il forte sisma che lunedì mattina, prima dell’alba, ha colpito la Turchia sudoccidentale e il nord della Siria. E’ la stessa Commissione Europea a precisare che i numeri potrebbero aumentare ulteriormente. Dopo l’attivazione del meccanismo di protezione civile dell’Ue da parte della Turchia, 19 stati membri dell’Ue (Austria, Bulgaria, Croazia, Cipro, Cechia, Estonia, Francia, Germania, Grecia, Ungheria, Italia, Malta, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Romania, Slovacchia , Slovenia e Spagna), insieme ad Albania e Montenegro, hanno offerto squadre in coordinamento con il Centro di coordinamento della risposta alle emergenze dell’Ue e le autorità turche. Arrivano aiuti e unità cinofile anche dalla lontana Taiwan, da Usa e Uk, dall’India e dalla Svizzera. Venticinque squadre di ricerca e soccorso si stanno dirigendo verso le aree più colpite in Turchia per aiutare i primi soccorritori sul campo e di queste 11 sono già arrivate. In Siria, l’Ue è in contatto con i suoi partner umanitari sul campo e finanzia organizzazioni umanitarie che svolgono operazioni di ricerca e soccorso, fornendo al contempo acqua e servizi igienico-sanitari e distribuendo coperte e articoli per l’igiene nelle zone colpite. L’embargo che colpisce il paese, le tensioni politiche, il clima avverso e le strade devastate dal sisma, le continue scosse e un unico varco aperto dalla Turchia verso la Siria sono tutte condizioni che non facilitano le operazioni di soccorso nei territori governati da Damasco.
GLI AIUTI DALL’ITALIA E DAGLI ALTRI PAESI
Partito già nel pomeriggio di ieri da Pisa un contingente italiano di circa 50 Vigili del Fuoco e Personale Sanitario per portare soccorso alle popolazioni colpite dal Sisma di questa notte al confine tra Siria e Turchia. A bordo di un velivolo dell’Aeronautica Militare unità USAR (Urban Search And Rescue) coadiuvate da cinofili ed esperti strutturisti dei Vigili del Fuoco con l’apporto di 10 sanitari. Arrivato questa mattina alle 6 nella base di Incirlik nella città di Adana, il gruppo si trova ora ad Antiochia dove sta attendendo indicazioni dalle autorità locali per iniziare le operazioni di soccorso. “Abbiamo visto cittadine rase al suolo con palazzi completamente distrutti”, racconta un vigile del fuoco italiano. Mercoledì due salvataggi del team italiano ad Antiochia: dalle macerie estratti due ragazzi in due distinti interventi. Cani da ricerca sono stati inviati anche dalla California, con quasi 100 vigili del fuoco e ingegneri strutturali della contea di Los Angeles, insieme a sei cani appositamente addestrati. La vicina e storica rivale Grecia sta inviando alla Turchia una squadra di 21 soccorritori, compresi due cani da salvataggio. Dalla Libia del primo ministro Abdel Hamid Dbeibah una squadra includerà soccorritori, medici e quattro cani. L’agenzia di protezione civile tedesca THW invia una squadra di soccorso di 50 membri con 42 esperti e sette cani, diretta a Kirikhan, vicino al confine siriano. La National Disaster Response Force (NDRF) dell’India invia cani addestrati e personale di ricerca e soccorso.
IN ARRIVO CANI INGLESI, SVIZZERI, CECHI E CROATI
La Gran Bretagna sta inviando 76 specialisti di ricerca e salvataggio con attrezzature e cani, oltre a un team medico di emergenza. Da Taiwan partiti tra ieri e oggi 130 membri della squadra di soccorso, cinque cani da ricerca e 13 tonnellate di equipaggiamento e donati $ 200.000 alla Turchia. Il servizio cinofilo svizzero REDOG invia in Turchia 22 soccorritori con 14 cani (nelle foto). Il governo ha dichiarato che invierà nel paese anche 80 specialisti di ricerca e soccorso, compresi esperti di disastri dell’esercito. La Repubblica Ceca sta inviando una squadra di 68 soccorritori, tra cui vigili del fuoco, medici, ingegneri strutturali e anche esperti di cani da fiuto. Dalla Polonia 76 vigili del fuoco e otto cani addestrati, con equipaggiamento mentre dalla Croazia 40 membri del personale e 10 cani, attrezzature di soccorso e furgoni. Due aerei militari della Romania con 58 soccorritori e 4 cani specializzati a bordo, oltre ai materiali necessari alla loro missione, supporteranno gli sforzi delle autorità turche nella ricerca dei sopravvissuti.