Categorie: Editorial
Tipo di Contenuto: Aerei | commercio | inquinamento | trasporto aereo
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Vai sopra le nuvole e arrivi prima. Gli aerei cargo hanno segnato la rivoluzione del commercio mondiale. Poche ore di volo e gli angoli del globo appaiono sui quadranti delletorri di controllo. Le merci arrivano a destinazione in tempi sempre più rapidi, trasportate da velivoli potentissimi e milioni di persone sono felici e contenti. Il guaio è che la velocità dei voli che trasportano pacchi e merci è proporzionale all’inquinamento atmosferico che provocano. I motori degli aerei sprigionano azoto, che ad alta quota a contatto con l’aria, produce ossido di azoto. Un inquinante dell’ipercommercio, potremmo dire. Solo che bisogna trovare qualche rimedio e mettere in discussione un pó di interessi per fermare questa deriva.

L’Ue ha esaminato a lungo il problema, ma i tempi per vedere qualche miglioramento sono lunghi. Le compagnie aeree hanno aumentato la trasparenza nelle relations con i clienti per i voli commerciali. Per il trasporto merci le emissioni in cinque anni sono aumentate del 25%, ma nessuno ha comunicato nulla. Le emissioni dannose sono arrivate a 100 milioni di tonnellate all’anno, dice uno studio dell’organizzazione Stand Earth. Ed è un allarme vero per il pianeta. Sempre l’Europa si è fatta carico di inserire la riduzione di queste scie, nella transizione energetica. La bilancia negativa, tuttavia, pende più dalla parte degli Usa dove le compagnie di recapito hanno aumentato in maniera smisurata il numero dei voli. In un anno ce ne sono stati 300 mila in più all’interno degli States e fuori. Perché? Perché oltre alle merci industriali ci sono gli acquisti on line da recapitare a domicilio e in quantità sempre maggiori.
Al centro di questo incremento ci siamo noi, con le nostre ansie di consumatori telematici. Ambientalisti dimezzati dalla voracità dell’attesa di ricevere l’acquisto fatto poche ore prima su una piattaforma. Per i giganti delle vendite in Rete come clienti- utenti siamo un tesoro da coccolare e viziare con bassi prezzi e velocità di consegna. Nessuna strategia di marketing può farsi carico degli impatti ambientali, che di fatto sono incompatibili con le due caratteristiche di cui dicevo. Amazon Prime – la soluzione di consegna più veloce al mondo-  conta 200 milioni di iscritti ed è in crescita costante.
La pandemia da Covid 19 è stata il carburante (sic!) più potente per gli aerei carichi di ogni cosa. Gli americani mediamente non si preoccupano molto degli effetti sul clima dei loro comportamenti da consumatori. Eppure tra i giovani cominciano a circolare messaggi un po’ più positivi su cosa significhi per il clima, fare acquisti da casa. Si faranno anche sentire? Si sappia che il trasporto aereo produce emissioni di carbonio 80 volte di più rispetto alle movimentazioni via mare o con i Tir, hanno accertato i ricercatori. ” I voli cargo sono uno dei metodi di trasporto a maggiore intensità di carbonio” ha rincarato The Guardian. Gli aerei consumano propellente non verde, nonostante le sperimentazioni in corso. Gli operatori del commercio dovrebbero, allora, affidarsi a metodi meno impattanti, come il trasporto marittimo o ferroviario, perché nei prossimi anni le spedizioni nel mondo potrebbero raggiungere gli 800 miliardi di pacchi all’anno. Sono cifre da paura, realmente allarmanti che incrociamo interessi economici eppure legate a comportamenti sociali vaghi, che dovrebbero spingerci a capire che non sempre il progresso ci fa stare meglio.

di Nunzio Ingiusto