Portare a zero le emissioni di Co2 in atmosfera entro il 2025 e azzerare la produzione di gas serra da parte di tutta la filiera controllata dopo avere già annullato, ad oggi, l’impatto derivante dall’energia elettrica acquistata.
Sono obiettivi ambiziosi quelli che Vodafone Italia si pone da qui a qualche anno ma la fiducia di riuscire a portare a casa risultati importantissimi per la salute dell’ambiente circostante viene confermata ai massimi livelli dalla società di telecomunicazioni italiana. E in effetti il primo obiettivo, quello dell’azzeramento delle emissioni proprie, viene anticipato di ben 5 anni ponendo il traguardo al 2025. Le azioni saranno molteplici ma il gruppo individua alcune attività specifiche come la sostituzione del proprio parco auto con auto ibride ed elettriche, e sostituirà gas antincendio sui Datacenter e sulle centrali telefoniche con gas inerti che non producono emissioni in atmosfera.
Di fatto la società di telecomunicazioni mira a adeguare il proprio stile di attività agli obiettivi più ambiziosi stabiliti dall’Accordo di Parigi sul clima, quello che punta a limitare ad 1,5 gradi centigradi l’aumento medio della temperatura del nostro pianeta.
Il modello individuato per definire azioni e obiettivi è quello Science-Based Target. La Science Based Targets initiative (SBTi) nasce dalla collaborazione fra il Carbon Disclosure Project (CDP), il Global Compact delle Nazioni Unite (UNGC), il World Resources Institute (WRI) e il World Wide Fund for Nature (WWF). SBTi stabilisce e promuove le pratiche migliori nel definire obiettivi di riduzione su base scientifica e valuta in maniera indipendente i target delle aziende sulla base dei più recenti studi sul cambiamento climatico.
E mentre le scelte di Vodafone hanno permesso alla società di ridurre le proprie emissioni di CO2 di oltre 1,3 milioni di tonnellate solo nell’ultimo anno, le soluzioni tecnologiche che offre ai suoi clienti garantiscono risultati che l’azienda stima possano avere prodotto, nell’anno 2019-20, una mancata produzione di 6 milioni di tonnellate di CO2.
Vodafone Business ha infatti lanciato, proprio a fine 2020, una nuova soluzione di Energy Data Management per monitorare i dati energetici delle imprese, ottimizzare la produzione di energia e ridurre i consumi grazie alla tecnologia IoT. Sviluppata insieme a Elettra Investimenti – Pmi operante nella produzione di energia elettrica e termica e nell’efficienza energetica, la nuova soluzione di Vodafone Business permette di soddisfare un’ampia gamma di esigenze delle aziende – dal monitoraggio in tempo reale dei consumi e relativi costi fino al telecontrollo e alla regolazione ottimizzata degli impianti energicamente rilevanti, assicurando maggiore affidabilità, minori costi di manutenzione e riduzione degli sprechi.
Lo testimonia la scelta di un’azienda come Bialetti, primo cliente ad aver adottato la soluzione di Energy Data Management di Vodafone Business. “In Bialetti avevamo precise esigenze di business – afferma Claudio Brusarosco, Industrial Process Manager di Bialetti – ossia la corretta imputazione dei costi, il monitoraggio tempestivo di perdite e dispersioni, nonché il calcolo automatizzato del Bilancio Energetico. La soluzione di EDM è stata implementata nell’Headquarter di Coccaglio (Brescia) in collaborazione con un partner di valore per noi: Vodafone Business. L’installazione e la configurazione di misuratori a valle dei contatori permette di monitorare in tempo reale i consumi consultando direttamente dashboard intuitive. Riusciamo a reagire tempestivamente alle situazioni critiche e ottimizziamo i nostri consumi. Vogliamo diminuire l’impatto ambientale di Bialetti e questo progetto di EDM è un ulteriore passo del nostro percorso sul tema dell’ecosostenibilità”.