Nasce wetlands, nuova casa editrice dedicata ai temi della sostenibilità sociale e ambientale e alle sfide dell’antropocene. La proposta editoriale si muove tra fiction e non-fiction, promuovendo testi che toccano temi di carattere ambientale, urbanistico, sociale, antropologico e culturale.
È un progetto carbon neutral e a filiera locale: tutti i libri sono composti, prodotti e stampati a Venezia, da manodopera locale, su carta eco-sostenibile. Le copertine sono in alga carta. Al centro è la città di Venezia, metafora di problematiche e soluzioni di valenza globale.
Le prime tre uscite sono: il reportage letterario di Frank Westerman, ‘Dittico Idraulico. Venezia, il Vajont e Il sorriso del salmone’, nella traduzione di Claudia Cozzi; il pamphlet di Régis Debray, ‘Contro Venezia’, uscito per la prima volta nel 1995, paradossale dichiarazione d’amore per la città lagunare, aggiornato con una nuova prefazione dell’autore e un testo di Gianni Montieri e Robert Davis, ‘Il giocattolo del mondo.
Venezia nell’epoca dell’iperturismo’, tradotto per la prima volta in italiano, in un’edizione riveduta e aggiornata.
Wetlands intreccia prospettive internazionali con idee generate in città, grandi autori, prevalentemente internazionali e nuove firme tra narrazione e ricerca.
Fra quelli previsti nel biennio 2022-2023 ci sono anche Tash Aw, Isham Matar, Claire Judde de Lariviere, Giandomenico Romanelli e Costanza Jesurum.
Il piano editoriale prevede 15 testi in uscita tra il 2022 e il 2023, e poi circa 10 titoli all’anno. Impresa Sociale no profit, wetlands si ispira a principi di eguaglianza, partecipazione, valorizzazione delle diversità, rispetto dell’ambiente, pluralismo culturale.
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